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L'Europa dell’Est studia un mercato unico del gas

where Dubrovnik (Croazia) when Lun, 27/07/2015 who michele

In programma il gasdotto transadriatico, il terminale Gnl in Croazia, infrastrutture in Bulgaria e Romania, l'interconnettore tra la Grecia, Bulgaria e Serbia

Un mercato Ue dell'energia ben collegato, in cui i flussi di energia possano scorrere liberamente attraverso le frontiere e in cui nessuno Stato membro rimanga isolato dalle reti energetiche dell'Ue, è un prerequisito per la creazione di un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di clima. In tal modo sarà possibile assicurare energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili a tutti i cittadini e a tutte le imprese.memorandummercatoenergiaest.jpg
Quindici paesi dell'Ue e della Comunità dell'energia dell'Europa centro-orientale e sud-orientale hanno deciso di collaborare per accelerare la costruzione dei collegamenti infrastrutturali mancanti nel settore del gas e per affrontare le restanti questioni tecniche e regolamentari che minacciano la sicurezza dell'approvvigionamento e ostacolano lo sviluppo di un mercato dell'energia pienamente integrato e concorrenziale nella regione.

Il memorandum di intesa, che dà formalmente avvio all'iniziativa, è stato firmato a Dubrovnik, in Croazia. Esso prepara la strada per una più stretta integrazione dei mercati dell'energia dell'Ue e della Comunità dell'energia. La creazione di un quadro normativo e di mercato stabile contribuirà a migliorare il clima per gli investimenti nei paesi e nei territori.
Maroš Šefcovic, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'Unione dell'energia, ha dichiarato: "Questa regione è molto importante per l'Europa, in particolare in termini di sicurezza dell'approvvigionamento energetico. Il miglioramento delle infrastrutture mediante progetti realistici e fattibili è di fondamentale importanza per la diversificazione delle risorse energetiche e per il potenziamento della resilienza della regione alle crisi di approvvigionamento”.
Miguel Arias Cañete, commissario europeo responsabile per l'Azione per il clima e l'energia, ha dichiarato: "Sebbene ogni paese debba far fronte a proprie specifiche questioni energetiche, affrontandole insieme è possibile trovare soluzioni più economiche e più efficaci."

Il lavoro congiunto nell'ambito dell'iniziativa della Commissione europea sull'interconnessione del gas in Europa centrale e sud-orientale (Cesec) sarà incentrato non solo sulla costruzione di nuovi gasdotti, ma anche sull'uso ottimale delle infrastrutture esistenti, ad esempio consentendo il flusso inverso. Una serie di progetti infrastrutturali (quali il gasdotto transadriatico, il terminale Gnl in Croazia e il sistema di evacuazione, il rafforzamento del sistema in Bulgaria e Romania, l'interconnettore tra la Grecia e la Bulgaria e tra la Serbia e la Bulgaria) sono indicati come priorità assolute nel piano di azione allegato al memorandum.
Alla fine ciascuno Stato membro della regione dovrà avere accesso ad almeno tre fonti di gas diverse. Questi progetti prioritari saranno attentamente monitorati per assicurarne la realizzazione tempestiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse. È anche importante che nella regione siano pienamente attuate le norme dell'Ue miranti a promuovere pari condizioni di concorrenza tra tutti gli operatori di mercato.

Il memorandum di intesa e il relativo piano di azione sono stati firmati dal vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefcovic, dal commissario europeo Miguel Arias Cañete e dai ministri dell'energia e rispettivi rappresentanti di Austria, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Albania, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Serbia e Ucraina (Bosnia-Erzegovina e Moldavia firmeranno in una fase successiva).
 
Il memorandum di intesa e il piano di azione con l'elenco dei progetti sono disponibili sul sito della dg Energia.

 
 
 

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Foto di gruppo al termine cerimonia firma memorandum