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​Il ministero dell’Ambiente dà l’addio al rigassificatore di Trieste

where Trieste when Lun, 04/11/2013 who redazione

Inviato un “preavviso di rigetto” dell’impianto Gnl di Zaule. Gas Natural non ha presentato proposte di localizzazioni alternative

Si chiama in gergo “preavviso di rigetto”: e anche se non è definitivo, è comunque il passo risolutorio del ministero dell'Ambiente verso la revoca della concessione per il rigassificatore di Zaule, vicino a Trieste.
La valutazione di impatto ambientale, concessa nel 2009, è scaduta dopo che era stata decisa una sospensione di sei mesi decisa lo scorso aprile dai ministri dell'Ambiente Clini, e dei Beni culturali Ornaghi, dopo che gli stessi avevano preso atto delle mutate situazioni del traffico marittimo a Trieste e delle prospettive di potenziamento delle attività previste dal Piano regolatore portuale. Il rigassificatore, se realizzato con le modalità progettate dalla Gas Natural, non appariva compatibile con il traffico portuale attuale e soprattutto con gli sviluppi futuri.
In questo arco di tempo, tuttavia, non si è verificata alcuna delle condizioni indicate dal decreto: la multinazionale spagnola Gas Natural – a capo del progetto che prevedeva un investimento a capitale privato superiore ai 500 milioni per la costruzione di un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto – non ha presentato proposte di localizzazioni alternative, così come l'Autorità portuale di Trieste non ha affatto rivisto al ribasso le stime di traffico che l'avevano spinta a chiedere l’incompatibilità fra l’infrastruttura energetica e lo scalo. Gas Natural ha ora 10 giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni.
 

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