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I nodi. Il gasdotto Tap. Ecco perché il Tar respinge il ricorso della Regione

where Roma when Mer, 26/04/2017 who roberto

La Puglia studia un ricorso al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale, come annunciato dallo stesso presidente della Regione, Michele Emiliano

Il Tap è un'opera "dichiarata infrastruttura strategica, di preminente interessegasdottotap.jpg per lo Stato". Quindi, è il ministero dell'Ambiente il "titolare di una facoltà di controllo, in ordine al rispetto di quanto previsto nel decreto Via" sulla valutazione di impatto ambientale. È questa la motivazione centrale per cui il Tar ha respinto il ricorso della Regione Puglia sul Tap e ha di fatto dato il via libera alla ripresa dell'espianto degli ulivi nell'area di Melendugno.
La decisione - In particolare, la decisione della Terza Sezione del Tar Lazio, sentenza n. 4760, respinge il ricorso della Regione Puglia contro il Ministero dell'Ambiente e Trans Adriatic Pipeline Ag per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, delle note ministeriali con cui era stato autorizzato l'espianto di 210 ulivi nell'area di realizzazione del gasdotto.
Il 6 aprile il presidente del Tar del Lazio con un decreto urgente aveva accolto, in prima battuta, l'istanza della Regione Puglia e aveva sospeso gli atti ministeriali con cui veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 della Via, la Valutazione di impatto ambientale legata ai lavori per il gasdotto nell'area di Melendugno, in Salento. Questa prescrizione è riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori e autorizza Tap, il consorzio a cui fa capo la realizzazione del gasdotto, a espiantare gli ulivi nell'area del cantiere. Il Tar ha riesaminato l'intera questione nel merito, in camera di consiglio, e ha deciso di respingere il ricorso.
"La verifica finale di ottemperanza alle prescrizioni contenute" nel decreto ministeriale del 2014 che ha "definito positivamente la valutazione di impatto ambientale" compete al Ministero dell'Ambiente, si legge infatti nella sentenza. E sebbene la Regione Puglia sia indicata nel decreto "come Ente vigilante, non può escludersi che il Ministero dell'Ambiente, della tutela del territorio e del Mare rimanga titolare di una facoltà di controllo, in ordine al rispetto di quanto previsto nel decreto Via".
Il Tar rileva, tra l'altro, il venir meno delle esigenze cautelari visto che sono ancora da spostare “un numero limitatissimo di alberi già espiantati i zollati”, poco più di una decina secondo la difesa Tap. Ma il ricorso è infondato anche nel merito in quanto la verifica finale di ottemperanza alle prescrizioni contenute nel DM n. 223/2014 (che ha definito positivamente la valutazione di impatto ambientale - VIA - relativa al progetto Tap) è di competenza del Ministero.
Nuovo ricorso - La battaglia sul gasdotto Tap di fronte ai giudici amministrativi della Regione Puglia quasi certamente non si chiude con la decisione assunta dal Tar. Si profila infatti un ricorso al Consiglio di Stato. La volontà e l'orientamento politico della Regione, infatti, vanno in questa direzione, e - a quanto si apprende - gli uffici legali e l'avvocatura della Regione sono già al lavoro per verificare la possibilità, sul piano giuridico, di impugnare la decisione del Tar.
Ma un ulteriore passaggio chiave si giocherà in Corte Costituzionale, come annunciato dallo stesso governatore Michele Emiliano. Per questo, però, bisognerà attendere il 4 luglio, quando è calendarizzato l'esame di fronte alla Consulta di un conflitto proposto dalla Regione.
Il ministro Galletti - "La sentenza del Tar sulla Tap conferma quello che noi abbiamo sempre detto. Le cose dal punto amministrativo sono state fatte sempre con la massima correttezza. Questo vuol dire che abbiamo rispettato tutte le regole e che abbiamo dato tutte le garanzie ambientali possibili. Questo lo dico dal primo giorno e tutti gli organi amministrativi mi hanno dato ragione". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "Spero che l'epoca dei ricorsi sia finita e che si possa entrare nel merito, spiegando che quell'opera non ha nulla contro l'ambiente, anzi si tratta di un'opera che ambientalmente serve. Noi importiamo il gas, che serve per migliorare il nostro mix energetico ma anche per essere indipendenti dalle fonti fossili dannose. È un'opera di assoluta compatibilità da un punto di vista ambientale”.
Nuove barricate - Tornano intanto le barricate nell'area del cantiere Tap, a Melendugno: dopo il verdetto del Tar Lazio, gli attivisti No Tap sono tornati sul piede di guerra e hanno eretto ancora delle barricate.
Alessandro Bratti - "Questo livello di conflittualità tra la Regione Puglia e il Governo centrale sta raggiungendo un livello francamente inaccettabile", ha detto il presidente della commissione parlamentare di inchiesta sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti, Alessandro Bratti.

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gasdotto tap
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