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Nuovo piano energia UE al 2030. Tajani: “Le imprese europee sono pronte a fare la loro parte”

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 13/11/2017 who michele

Si è svolta a Bruxelles la conferenza “Clean energy financing” su finanziamenti e potenzialità occupazionali

di Anna Moccia

clean-energy-financing-bruxelles.jpgInvestire nel settore energetico affinché l’Unione europea raggiunga gli obiettivi fissati per la lotta al cambiamento climatico dagli accordi di Parigi: queste le conclusioni della Conferenza di Alto livello “Clean energy financing”, che si è tenuta a Bruxelles la scorsa settimana, organizzata congiuntamente dalla Commissione e dal Parlamento europeo per discutere sulle possibilità offerte dai finanziamenti all’energia pulita e sulle potenzialità occupazionali e di sviluppo economico di questo settore. Durante le sessioni di lavoro si sono susseguiti interventi di esperti del mondo istituzionale e imprenditoriale, che hanno valutato il nuovo Pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei” e affrontato il tema dell’energia e il suo legame con la competitività delle aziende europee, la crescita e l’occupazione.
In apertura ha preso la parola il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha sottolineato la necessità di “assicurare che industrie e operatori dispongano di un quadro normativo stabile, arrivando quanto prima all’approvazione del Pacchetto”, le cui misure a regime dovrebbero creare 900mila nuovi posti di lavoro nel settore energetico.
 
Tajani ha poi ricordato che “la transizione energetica richiede la massima cooperazione a livello internazionale e le imprese europee sono pronte a fare la loro parte nella battaglia del clima, ma chiedono di poter competere ad armi pari nel mercato globale”.
La rivoluzione a base di energia “pulita” dovrebbe mobilitare 177 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati l’anno e dare una spinta alla crescita del Pil Ue dell'1%. Nella proposta, ora oggetto di discussione in seno al Consiglio e al Parlamento europeo, è presente una serie di disposizioni che, se rispettate, dovrebbero ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 30% il risparmio energetico e aumentare del 27% l’uso energia ricavata da fonti rinnovabili entro il 2030.

Secondo Valerio Rossi Albertini, fisico-chimico del Cnr e membro del comitato scientifico di Green Cross, “lo scenario è troppo fluido e instabile per fare previsioni a lungo raggio, ma il superamento della soglia di 400 ppm di CO2 in atmosfera dovrà spingere gi Stati a compiere il massimo sforzo possibile per disinnescare la bomba a orologeria che incombe sull’ambiente”. “L’uscita di Trump dagli accordi di Parigi - dichiara Albertini - comporta che i Paesi ancora aderenti devono porsi obiettivi più ambiziosi rispetto a quelli già fissati; è nell’interesse dell’economia dei singoli Paesi puntare sulle nuove tecnologie rinnovabili e marciare compatti per innescare processi produttivi che possano dare buoni frutti”.  
 
Per quanto concerne il periodo di transizione, il Commissario per l’Azione per il clima e l’energia Miguel Arias Cañete e il presidente della Commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia (ITRE) Jerzy BUZEK hanno insistito sul fatto che le interconnessioni sono necessarie per rafforzare l’Unione e hanno optato per il gas come una soluzione ottimale per avviare la fase di cammino verso un’economia decarbonizzata.
Più radicale la posizione di Jerry Brown, governatore della California in prima linea contro il “revisionismo” di Trump, deciso nel puntare a un approvvigionamento di energia al 50% tramite fonti rinnovabili entro il 2030. “Dobbiamo farci un esame collettivo di coscienza”. È una delle frasi-perla rilasciate durante la conferenza stampa dopo la plenaria dell’Europarlamento a cui era stato invitato. Jerry Brown ha detto che “ridurre le emissioni è una necessità” e che “bisognerà farlo ben prima del 2050”. Il governatore della California ha annunciato, inoltre, che la città di San Francisco ha in programma un vertice sul clima nel mese di settembre 2018 per tutti gli Stati e i leader di aziende che potranno giocare un ruolo chiave nella lotta contro il cambiamento climatico.

immagini
Tajani, Canete, Brown
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