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L’ora del gas. Il Tar Lazio autorizza i carotaggi Tap. Il documento

where Lecce when Lun, 02/02/2015 who michele

Il Comune di Melendugno aveva vietato le analisi del sottosuolo per bloccare il passaggio del gasdotto, ma i giudici annullano l’ordinanza e autorizzano i lavori. Il sindaco insorge

Nei giorni scorsi il Tar del Lazio con un’ordinanza ha annullato la decisione del comune di Melendugno (Lecce) la quale nel settembre scorso aveva sospeso i lavori di analisi del terreno sul quale passerà il gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) dall’Azerbaigian all’Europa via Puglia. In pagina Approfondimenti il documento originale dell’ordinanza del Tar Lazio sul Tap a Melendugno.

Per studiare la posa della tubazione, la società Tap avrebbe dovuto far condurre carotaggi per analizzare le caratteristiche del terreno sotto il quale sarebbe passato il gasdotto. La conduzione di una campagna di prelievi geologici era imposta anche dalle prescrizioni del decreto Via (Valutazione impatto ambientale).

Ma il 7 settembre scorso il Comune, con un’ordinanza, aveva disposto la sospensione dei lavori di indagine geologica, contro il parere diverso della Prefettura, sostenendo fra l’altro che la verifica del sottosuolo ha bisogno di un’autorizzazione paesaggistica e che contrasta con le regole sulla Via. La società Tap si è rivolta al Tar del Lazio per far annullare l’ordinanza.

Il Tar Lazio, annullando la sospensione disposta dal Comune di Melendugno, mette in condizione Tap di riprendere i lavori per i sondaggi geotecnici lungo il percorso a terra del gasdotto e nell'area del terminale di ricezione. Compatibilmente con i tempi necessari alla mobilitazione dei tecnici e della strumentazione, i sondaggi riprenderanno nei prossimi giorni. Secondo i giudici amministrativi, sono rilevanti “i profili di prevalente interesse pubblico alla realizzazione dell’infrastruttura, che si configura quale opera strategica e di preminente interesse per lo Stato”, inoltre per i carotaggi non serve il nulla osta paesaggistico e queste analisi geologiche “costituiscono adempimento della prescrizione del decreto Via”.

marcopoti.jpgIl sindaco di Melendugno, Marco Potì, protesta. “La sentenza del Tar Lazio sui carotaggi è solo una tappa della vicenda, i ricorsi più importanti sono quelli contro le valutazioni di impatto ambientale. Sulla determina del Mise che ha saltato un passaggio, quello sulla formazione di un comitato misto paritetico per decidere la localizzazione, io chiederò la sospensiva e informerò la Procura”.
I ricorsi più importanti – secondo il sindaco nimby – “sono quelli contro le valutazioni di impatto ambientale che hanno al loro interno lacune e criticità non indifferenti, per esempio sull'applicazione della direttiva Seveso che è stata esclusa dal Ministero dell'Interno. Secondo noi, invece, l'opera è soggetta. Se viene riconosciuta l'assoggettabilità a quella direttiva, ciò potrebbe significare la rinuncia alla Via e fare tutto il procedimento da capo. Il Mise ha chiuso la conferenza dei servizi demandando direttamente alla Presidenza del Consiglio il compito di dirimere il contrasto, anche in questo caso contro una precisa norma prevista dalla legge italiana. E cioè saltando incredibilmente il testo unico sugli espropri. Questo atto sicuramente lo impugneremo”.
 
In pagina Approfondimenti il documento originale dell’ordinanza del Tar Lazio sul Tap a Melendugno
 

 

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Sindaco di Melendugno (Lecce)