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​Petrolio. Ripartono gli investimenti e risale lo shale oil

where New York (Stati Uniti) when Lun, 16/01/2017 who redazione

Il numero di trivelle è stabile a 529 (erano 1.400 nel 2013, crollate ad appena 213 nel maggio 2016) ma nonostante questo sono estratti in media 226mila barili, il doppio rispetto al 2013

pozzopetroliferointexas.jpgRipartono gli investimenti: negli Stati Uniti i volumi di petrolio estratto sono in aumento, nonostante il fatto che il numero di trivelle per l'estrazione di shale oil sia in deciso calo. Secondo i dati della società di consulenza Rystad Energy, riportati dal Financial Times, nel 2013 (durante il boom della produzione di shale oil negli Stati Uniti) le trivelle attive erano 1.400, con una produzione media di 106mila barili al giorno estratti tramite fratturazione idraulica delle rocce scistose.

In generale, le compagnie petrolifere mondiali, messe in grave difficoltà negli ultimi trimestri dal crollo dei prezzi del petrolio, si preparano a un ritorno agli investimenti, incoraggiati dalla ripresa del barile (il Brent si aggira attorno a 55 dollari, il doppio rispetto al minimo in 12 anni toccato all'inizio del 2016, e il Wti viaggia attorno ai 50 dollari, anche in questo caso molto al di sopra dei minimi dell'anno scorso).

Ora, dopo il drastico calo dei prezzi del greggio e il successivo recupero, il numero di trivelle è calato a 529 (erano appena 213 in maggio), ma nonostante questo sono estratti in media 226mila barili, il doppio.
Secondo gli analisti sono volumi sufficienti a incidere sull'offerta. Lo conferma il fatto che l’altra settimana l’Energy information administration ha ritoccato al rialzo le stime per il 2017: "La revisione riflette in ampia parte la previsione di un aumento delle trivellazioni, di una maggiore efficienza e di un migliore livello di produttività”.

Come riporta il Financial Times, a dare fiducia al comparto energetico è anche l'accordo di dicembre tra i Paesi Opec e non su un taglio della produzione, il primo in oltre un decennio.
Secondo le stime della società di consulenza energetica Wood Mackenzie, le spese globali in conto capitale previste dalle società attive nella produzione ed esplorazione petrolifera si attesteranno a 450 miliardi di dollari nel 2017, il 3% in più rispetto al 2016 e un'inversione di tendenza rispetto ai cali dei due anni precedenti.
Inoltre, i nuovi progetti di investimento upstream delle maggiori 60 aziende del settore raddoppieranno a oltre 20 nel 2017, dai nove dell'anno scorso.

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Pozzo petrolifero Texas Stati Uniti volumi petrolio estratto in aumento
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