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​Qui Sicilia. Via libera alle perforazioni di giacimenti di gas davanti a Gela. Greenpeace protesta

where Palermo when Lun, 07/07/2014 who redazione

Il documento del ministero dell’Ambiente che esprime parere positivo al progetto dell’Eni

Il ministero dell’Ambiente ha espresso parere positivo al progetto Eni di estrarre metano dai giacimenti iblei al largo della costa di Gela, in Sicilia.
Greenpeace denuncia, in una conferenza stampa tenutasi sulla nave Rainbow Warrior ormeggiata al porto di Palermo, le “vergognose omissioni” del decreto che ha sancito la compatibilità ambientale del nuovo progetto di trivellazioni nel Canale di Sicilia, dove ci sono già da decenni impianti di estrazione del petrolio.
Greenpeace ha già avviato la procedura per presentare un ricorso e chiede aiuto alle amministrazioni locali e alle associazioni di categoria per fermare “questa follia”.
La descrizione degli avvenimenti futuri è catastrofica: rischio frana, rischio di incidente ai gasdotti, rischio di incidente rilevante durante la perforazione o per incendio della piattaforma.
Per questo motivo Greenpeace intende fare ricorso contro il decreto di Via e chiede ai sindaci della costa di mobilitarsi insieme con i loro concittadini.
Inoltre, una decina di attivisti di Greenpeace ha inscenato una simulazione di disastro petrolifero sulla spiaggia di Mondello, per denunciare il pericolo che corre il mare siciliano dopo la firma, avvenuta il 4 giugno, di un protocollo di intesa tra la Regione Siciliana e Assomineraria, Eni, Edison e Irminio per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio presenti nel Canale di Sicilia.

Leggi il documento del ministero dell’Ambiente contestato da Greenpeace: www.va.minambiente.it

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