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Summit mondiale dell’economia dell’energia: “Ridisegnare subito le regole dei mercati”

where Roma when Lun, 03/11/2014 who redazione

Oltre 500 economisti riuniti dall’Aiee. Lo shale gas pronto all’export a prezzi competitivi. Il dilemma delle rinnovabili. Gli interventi di Bollino e De Vincenti

Ridisegnare subito le regole che sovrintendono al funzionamento dei mercati energetici alla luce anche delle prospettive dello shale gas, che sarà a prezzi più competitivi di quelli attuali. È la sollecitazione emersa alla giornata conclusiva del summit internazionale di quasi 500 economisti dell’energia di 40 Paesi, promosso a Roma dall’Aiee-Associazione italiana economisti dell’energia, in collaborazione con la Luiss.
A fare il punto dei lavori, articolatisi in 80 sessioni, è Carlo Andrea Bollino, presidente dell’Aiee e promotore del summit: “Siamo al punto in cui è ineludibile ridisegnare al più presto le regole del gioco relative alla regolazione dei mercati elettrici e del gas nel momento in cui lo scenario internazionale sta modificandosi in modo decisivo” ha detto, rilevando che “i problemi sul tappeto sono diversi. Tra questi la grande quantità di fonti rinnovabili che, a costo marginale pari a 0, sposta l’equilibrio di mercato verso lo 0. E, quindi, tali fonti sono sì più sostenibili ma, al tempo stesso, spingono il mercato verso l’insostenibilità, non attraendo più gli investitori”.
Altro problema emerso, tra i molti, al summit di Roma, ha aggiunto Bollino, “riguarda le prospettive dello shale gas. Presto il gas proveniente da queste estrazioni verrà trasportato e in pochi anni sarà disponibile dovunque, anche nel mercato europeo. A tale proposito”, ha aggiunto il presidente dell’AIEE, “negli USA si stanno investendo miliardi di dollari per trasformare il sistema nazionale del gas in stazioni di liquefazione al fine di sostenere la sua esportazione a prezzi, che secondo gli economisti dell’energia, compresi i costi della liquefazione (Gnl), saranno più bassi rispetto ad altri produttori, a partire da quelli russi. Questa competizione sconvolgerà l’intero assetto del mercato internazionale del gas. Non possiamo perciò farci cogliere impreparati e con regole inadeguate”.
La grande bolla delle fonti rinnovabili e le prospettive dello shale gas, impongono una immediata revisione e ridefinizione delle regole a livello europeo, con trattati che debbono essere dello stesso livello di quello di Maastricht, perché il problema della corretta e previdente gestione dei mercati interessa in modo rilevante tutte le economie del Vecchio Continente.
Il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha mandato un lungo e articolato messaggio al summit degli economisti dell'energia. Se ne riporta qualche passo.
“Il 2014 che si avvia alla conclusione è stato un anno davvero impegnativo per l'Italia, che ha assunto la Presidenza dell'Unione europea e per l'Unione europea stessa che si prepara ad adottare decisioni che daranno forma alle politiche climatiche ed energetiche adottate a gennaio 2014 con il Pacchetto clima energia 2030, con un impatto cruciale sulla competitività e sulla crescita, per realizzare il "rinascimento industriale europeo" quale fattore centrale di crescita nel quadro della strategia europea, che comprende appunto anche il clima e l’energia”.
Secondo De Vincenti, ”la fase attuale è caratterizzata dalla presenza di alcune questioni di fondo comuni, pur nelle differenze fra Paese e Paese, a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea: crescita dei prezzi finali dell’elettricità, diversificazione e sicurezza degli approvvigionamenti, generazione tradizionale e da fonti rinnovabili, adeguatezza delle reti di trasporto e di distribuzione. Peraltro l’attuale situazione del settore energetico sconta le conseguenze della crisi di questi anni, inizialmente solo finanziaria e poi riversatasi sull’economia reale, registrando una rilevante contrazione dei consumi energetici”.
Il viceministro scrive che “tale congiuntura, unitamente all’introduzione di regolamentazioni nazionali ed europee in materia di efficienza e di risparmio energetico, ha influito notevolmente sulla domanda energetica che, oltre a ridursi, ha mutato il proprio ritmo di crescita. In questo quadro delle politiche energetiche volte all’efficienza in termini di costi la Commissione ha adottato la Comunicazione sui prezzi dell'energia, accolta con favore dall’Italia, evidenziando la necessità di ridurre i prezzi per le industrie e per i consumatori, i cui principali strumenti sono rappresentati dal completamento del mercato interno dell’energia, dall’efficienza energetica e dallo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
De Vincenti ha ricordato le norme “taglia bollette” e il decreto ministeriale riguardante la rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici con il cosiddetto meccanismo farfalla.

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Presidente Aiee