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Tutto trivelle. Otto regioni concordano il referendum

where Bari when Lun, 21/09/2015 who michele

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Molise, Puglia hanno deciso di proporre il quesito; Sicilia e Sardegna avevano già concordato. Primo voto del consiglio regionale in Basilicata

Sei regioni a statuto ordinario e due regioni a statuto speciale hanno concordato nel corso di un incontro alla Fiera del Levante di Bari i testi dei quesiti che saranno inseriti in altrettante delibere da approvare negli otto regionali per chiedere l'abrogazione, mediante referendum, delle norme inserite nella legge Sblocca Italia che semplificano la ricerca di giacimenti e le estrazioni di petrolio e metano in mare e sulla terraferma. Per indire un referendum serve il voto di almeno cinque consigli regionali; la piattaformatrivellazionemarina.jpgrichiesta deve essere depositata all'Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione entro il 30 settembre.
La proposta referendaria si articola in sei quesiti, di cui due riguardano la legge Sblocca Italia mentre gli altri interessano il Decreto Sviluppo.

È la decisione scaturita nel capoluogo pugliese, dove erano presenti i presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del Molise Paolo Di Lauro Frattura, dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso, della Basilicata Marcello Pittella, della Calabria Mario Oliverio e l'assessore all'Ambiente delle Marche Angelo Sciapichetti. I quesiti erano stati concordati in precedenza anche con Sicilia e Sardegna in una riunione tra i presidenti dei consigli regionali.
Il voto a Potenza - Dopo la prima commissione del Consiglio regionale, competente per gli affari istituzionali, anche il consiglio regionale si è espresso a favore del referendum.
Michele Emiliano dalla Puglia - “Consentire alle Regioni di dialogare con il governo per far prevalere la loro visione del futuro economico della regione stessa non significa bloccare l'attività del governo o il suo indirizzo energetico, ma fare in modo che questo sia condiviso da tutti. Quindi è un atto di leale collaborazione quello che stiamo facendo attraverso l'esercizio di prerogative costituzionali”, ha detto Emiliano.
Le Marche - "Le Marche sono contrarie a nuove trivellazioni nell'Adriatico e nello Ionio", dice l'assessore all'Ambiente ed energia Angelo Sciapichetti. “Martedì 22 settembre l'Assemblea legislativa voterà la richiesta di referendum abrogativo dello Sblocca Italia e Decreto sviluppo”.
Il Veneto vota - L'esame della questione da parte del Consiglio regionale è previsto per il 22 settembre.
Italia Nostra per il referendum - Italia Nostra è favorevole ai tre referendum a tutela dell'ambiente. Sono Tre, in particolare, i quesiti referendari che l'associazione sosterrà con azioni sui cittadini e sulle istituzioni, attraverso la sua capillare rete di sedi in tutto il territorio nazionale.

La sicurezza delle perforazioni - Le attività relative a gestione dei rischi e sicurezza "sono svolte secondo standard e specifiche tecniche di cui alle normative di settore che demandano al Ministero dello Sviluppo economico il controllo sul rispetto delle norme di Polizia Mineraria. Tuttavia nei provvedimenti di compatibilità ambientale per i progetti in questione sono previste specifiche prescrizioni in materia". È parte della risposta del ministero dell'Ambiente all'interpellanza urgente con cui il deputato abruzzese di Sel Gianni Melilla chiedeva la revoca delle autorizzazioni per le prospezioni in Adriatico.
Il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare "è competente a svolgere le procedure di valutazione di impatto ambientale per le attività inerenti prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare e a terra sul territorio nazionale - si legge nella risposta - . L'autorizzazione finale, che deve tener conto degli esiti della valutazione d'impatto ambientale, spetta al Ministero dello Sviluppo economico, preposto alla valutazione comparativa dei diversi interessi pubblici e privati in gioco e al relativo bilanciamento".
Il ministero dell'Ambiente ricorda che nel biennio 2014-2015 sono stati avviati 28 procedimenti di via per ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi (17 a mare e 11 a terra) ed emanati 20 provvedimenti di compatibilità ambientale: 16 pronunce positive (principalmente in Adriatico Meridionale, Adriatico centrale e Stretto di Sicilia) e 4 archiviazioni.

immagini
Trivella in azione sul mare
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