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Allarme! Molti italiani credono che la lotta ai cambiamenti climatici ci impoverirà

where Lussemburgo when Gio, 29/11/2018 who roberto

L’indagine è della BEI. Il 54% pensa che porterà a maggiori spese assicurative, costi energetici e tasse. Solo il 26% degli italiani considera che le misure a contrasto dei cambiamenti climatici possono incidere positivamente sulla crescita economica

Il 54% degli italiani ritiene che i cambiamenti climatici - e le misure per contrastarli - incideranno sullegente.jpg loro economie (con maggiori spese assicurative, costi energetici, tasse, ecc.). L’indagine mette inoltre in rilievo che sono i più poveri, quelli con reddito inferiore ad essere più preoccupati dell’impatto economico negativo delle misure di lotta ai cambiamenti climatici rispetto ai concittadini con reddito alto.
 
Lo evidenzia la Banca europea per gli investimenti (BEI), che ha pubblicato la seconda serie di risultati del sondaggio sul clima, in collaborazione con YouGov, che analizza come i cittadini percepiscono i cambiamenti climatici nell'Unione europea, negli Stati Uniti e in Cina. Questa seconda serie di risultati s’interessa, in particolar modo, a come i cittadini percepiscono i cambiamenti climatici e la crescita economica, tema che sarà ampiamente dibattuto alla Conferenza mondiale sul clima (COP24) in programma per la prossima settimana in Polonia. Alla conferenza i decisori provenienti dalle varie parti del mondo si scambieranno pareri sulle vie da seguire per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi.
 
Il sondaggio della BEI sul clima apporta, a tale proposito, preziose informazioni su come gli europei considerano che i cambiamenti climatici - e le misure per contrastarli - incidano sulle loro economie. Nel complesso, l’indagine ha rilevato che i cittadini dell’UE sono più preoccupati delle ripercussioni finanziarie causate dai cambiamenti climatici, rispetto agli americani e ai cinesi. Il 55% degli europei è dell’avviso che gli effetti finanziari del fenomeno incideranno su di loro personalmente, opinione condivisa dal 40% dei cinesi e dal 45% degli americani. I cittadini statunitensi sono anche i più ottimisti riguardo ai benefici economici derivanti dalle misure attuate per contrastare i cambiamenti climatici: Il 26% ritiene che l’effetto di dette misure può essere positivo sull'economia, mentre solo il 21% degli europei condivide quest’opinione, percentuale che scende addirittura all’11% per i cinesi.  
 
Per Monica Scatasta, Capo della politica ambientale, climatica e sociale della BEI, “i finanziamenti sono un fattore cruciale nella lotta mondiale contro i cambiamenti climatici e gli effettivi negativi che comportano. Noi della BEI siamo fermamente convinti che finanziare l’azione per il clima sia fondamentale anche per sfruttare le opportunità di crescita e innovazione. Forse non tutti sanno che le misure volte ad affrontare il cambiamento climatico possono anche produrre notevoli benefici per la crescita economica e creare un numero significativo di nuovi posti di lavoro.”
In base alle risposte, i nostri concittadini temono:
62% - Effetti sulla salute (ad esempio, nuove malattie o peggioramento di quelle esistenti, a causa del clima più caldo o di eventi meteorologici estremi)
54% - Effetti finanziari (aumento dei costi assicurativi, energetici, alimentari, delle tasse)
53% - Minacce alla sopravvivenza (alluvioni, carenza idrica, conflitti sulle risorse)
38% - Effetti sulla società e sulle condizioni sociali (aumento del numero di migranti)
31% - Effetti sull'occupazione e sulla situazione lavorativa (perdita di posti di lavoro in settori industriali in cui il clima ha rilevanza)
26% - Effetti sul tenore di vita (meno cibo, meno tempo libero)
18% - Situazione abitativa (necessità di trasferirsi)
4% - Non so
3% - Nessuno di questi effetti
0% - Non esiste alcun cambiamento climatico.

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