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Green fashion, da Prato arriva la start-up italiana del cashmere sostenibile

where Prato when Gio, 01/11/2018 who roberto

Rifò - Sustainable Wear Project lancia la collezione a/i 2018-2019 di capi e accessori realizzati in Italia con lana e cashmere rigenerati

Arriva da Prato, capitale del tessile in Italiarifolab.jpg, e punta a rivoluzionare il settore della moda grazie a un approccio sostenibile che consente di produrre capi in cashmere e lana riducendo del 90% l’uso di acqua, del 77% quello dell’energia, del 90% i prodotti chimici, del 95% le emissioni di CO2 e del 100% l’uso di coloranti. Si chiama Rifò, ed è una startup che, grazie a un sapiente mix di creatività e innovazione tecnologica, ha appena lanciato la collezione autunno-inverno di capi di maglieria e accessori realizzati interamente con fibre tessili recuperate da indumenti raccolti tra Italia, Europa e Stati Uniti.

Fondata nel dicembre 2017 da Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi, che avevano raccolto un finanziamento iniziale grazie al crowdfunding, Rifò Sustainable Wear Project lancia un innovativo esempio di moda sostenibile che mette insieme tradizione e la tecnologia: l’azienda, infatti, è in grado di trasformare scampoli di tessuto e vecchi abiti in nuovi indumenti che conservano le stesse qualità dei prodotti originali. Tutti i nuovi capi, infatti, oltre ad essere orgogliosamente “Made in Italy” e realizzati integralmente nel distretto tessile di Prato, sono prodotti con il metodo artigianale a “calata”, una speciale tipologia di produzione che garantisce risultati di pregio e minimo scarto di materiale, poiché permette di cucire i capi senza alcun genere di taglio.

“Rifò nasce da una mia esperienza personale in Vietnam, dove ho lavorato per l'Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo in tematiche legate all'imprenditoria sociale, microcredito e formazione professionale” racconta Niccolò Cipriani, founder della startup, un background nella cooperazione e nello sviluppo sostenibile e una tradizione familiare radicata nell’industria tessile.  “Le strade di Hanoi sono piene di negozi dal nome ‘Made in Vietnam’ che vendono tutti capi di abbigliamento prodotti in Vietnam, esportati in Occidente, non venduti in Europa e rispediti in Vietnam per non abbassare i prezzi del mercato occidentale. Se invenduti, questi indumenti vengono direttamente gettati in discarica o in un inceneritore. Così è nata Rifò, con l’obiettivo di proporre un modello etico, sostenibile e alternativo a quelli classici dell’industria della moda”.

Un approccio eco-friendly quello di Rifò, che crea i suoi capi sia grazie alle rimanenze delle lavorazioni del cotone che attraverso il recupero di vecchi indumenti da cui provengono le fibre di lana e cashmere. Uno sforzo imprenditoriale e creativo che, a differenza della stragrande maggioranza dei brand di moda, e utilizzando le sapienti mani degli artigiani pratesi, permette di creare nuovi prodotti senza rinunciare alla qualità e alla cura per i dettagli. Il tutto riducendo sensibilmente sia la quantità di materie prime necessarie che abbattendo quasi totalmente l’uso e l’immissione nell’ambiente di agenti inquinanti.

Da questa combinazione virtuosa, che mescola sapientemente l’artigianalità e la tecnologia, a cui si aggiungono la creatività e una particolare attenzione all’ambiente e alle risorse naturali, nascono i cappelli, i guanti, le sciarpe, i poncho e le coperte della nuova collezione Rifò Autunno-Inverno 2018 - 2019. Una serie di prodotti di alta qualità dai nomi evocativi, ispirati ai più grandi protagonisti del cinema del “Bel Paese”, registi compresi. Da “Federico” a “Luchino”, fino all’indimenticata “Anna”, i capi della nuova collezione 2018-2019, morbidi, caldi ed eleganti, sono realizzati in cashmere e lana made in Italy in due versioni - maschile e femminile - e sono disponibili in sette differenti colori: beige, marrone, nero, blu, grigio, verde e borgogna.

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