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Studio, 2 italiani su 3 abbandonano la dieta vegana. Ma gli animalisti: è falso

where Torino when Gio, 21/06/2018 who roberto

Dalla ricerca Coldiretti-Eurispes emerge che sono soprattutto le donne a “resistere” ma gli animalisti Lav insorgono

Un milione di italiani ha lasciato la dieta vegana, praticamente 2 su 3, e oggi l'esercitovegan.jpg che ha messo al bando i cibi di origine animale sarebbe ridotto a 460 mila persone. Lo dice uno studio, elaborato sui dati Eurispes, che la Coldiretti ha presentato al “Villaggio contadino” allestito nel centro di Torino che sarà inaugurato con il #bisteccaday e una maxi grigliata.

Tra i vegani, la cui quota sarebbe scesa dal 3% allo 0,9%, resistono di più le donne (68% del totale) e i giovani (2% degli italiani nella fascia di età 18-24 anni). Nei giudizi, invece, la scelta di chi ha messo al bando i prodotti di origine animale divide gli italiani: il 49,4% la ritiene "radicale, fanatica e segnata dall'intolleranza", l'altra metà pensa che sia un'opzione rispettabile e anche ammirevole.
 
Lav, aumenta l’offerta nei supermercati -  "Anche quest'anno Coldiretti ha organizzato la teatrale grigliata dell'orgoglio carnivoro, annunciando a gran voce il ritorno al consumo di carne da parte degli italiani e affermando che nell'ultimo anno 2 vegani su 3 sono tornati onnivori (più di un milione di persone). Numeri non basati su rilevazioni statistiche e che contrastano palesemente con ciò che chiunque può vedere, ovvero l'aumento esponenziale dell'offerta di prodotti vegani dalla grande distribuzione, alla ristorazione collettiva anche scolastica, fino al bar sotto casa". Lo scrive in un comunicato la ong animalista Lega antivivisezione (Lav).
"Un trend che non ignorano neanche i mercati - prosegue la Lav. - Secondo il rapporto 'Plant-Based Profits: investment risks&opportunities in sustainable system' redatto da FAIRR (Farm Animal Investment Risk and Return) il nuovo grande business, in crescita esponenziale, è in realtà rappresentato dagli alimenti prodotti a base di proteine vegetali". Per la Lav "i dati identificano nell'Europa 'l'epicentro della rivoluzione vegetale'. Le vendite annuali di alimenti a base vegetale sono cresciute in media dell'8% all'anno a partire dal 2010, con un trend di crescita doppio rispetto alla carne. Le stime più recenti prevedono inoltre una crescita del settore, tra il 2017 e il 2021, dell'8,29% con un giro di affari di 5,2 miliardi di dollari entro il 2020". "Coldiretti - conclude Gianluca Felicetti, presidente Lav - dimentica che tanti suoi associati sono agricoltori e non allevatori, e che questi sono discriminati rispetto agli altri. Perché non si battono per una riduzione dell'IVA sulle bevande di origine vegetale a base di riso, soia, avena, farro, attualmente al 22% come per i beni di lusso?"
 

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