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​Anci-Conai, sono sette le regioni con oltre il 50% della raccolta differenziata

where Roma when Mar, 05/11/2013 who michele

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino e Veneto confermano il trend del 2011; ad esse si aggiungono Friuli e Sardegna, unica rappresentante del Sud

Sono sette le regioni italiane che nel 2012 hanno superato il 50% di percentuale di riciclo, contro un dato nazionale del 39,9%: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino e Veneto - che confermano già il trend del 2011 - a cui si aggiungono Friuli e Sardegna, quest'ultima unico rappresentante del Sud.  È quanto certifica la banca dati Anci-Conai, che ha presentato la terza edizione del rapporto sulla raccolta differenziata e riciclo 2012. 
A raggiungere il fatidico tetto del 50% (fissato dal dlgs 152 del 2006, che prevede entro il 2020 un aumento del riciclaggio dei rifiuti ad una soglia, appunto, del 50% in termini di peso) c'è anche il 25% dei comuni italiani, di cui solo il 10% del Sud e il 15% con una popolazione superiore ai 10mila abitanti. Comprendendo però, rileva il rapporto, anche 25 comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti, dei quali 17 capoluoghi di provincia. Questi dati, ha ricordato durante la presentazione dello studio il delegato Anci Energia e Rifiuti, Filippo Bernocchi, sono stati calcolati con una metodologia di calcolo che considera quattro frazioni prioritarie (carta, plastica, metallo e vetro), cui si aggiungono il legno e la frazione organica.  In termini complessivi, dunque, la raccolta differenziata nel 2012 ha toccato il 39,9% in Italia, con forti disparità a livello territoriali: a fronte del 54,9% raggiunto dal nord-est e il 48,6 del nord-ovest, il rapporto registra uno scarso 33,1% archiviato dalle regioni del centro e il 25% da Sud e Isole. La produzione di rifiuti urbani ha fatto segnare l'anno scorso un calo dello 0,24% rispetto al 2011 e del 2,1 nei confronti del 2010. Sempre nel 2012 la percentuale di avvio al riciclo è stata pari al 38,6%, in aumento dell'1,3% sull'anno precedente, mentre la percentuale di raccolta differenziata ha fatto segnare un incremento del 4,4%.
Tra i Comuni con più di 50mila abitanti, Pordenone occupa il primo posto, con un avvio al riciclo del 77% e il 75,5 di raccolta differenziata; a seguire Novara (69,34 e 68%) e Trento (61,34 e 59,3%). Nelle prime 10 posizioni di questa classifica, spicca la quinta piazza di Benevento, unica città del Sud, con il 61,3% di avvio al riciclo e il 59,2 di raccolta differenziata.
“Spesso nei Ministeri - ha affermato nel corso della presentazione del rapporto il sottosegretario all'Ambiente Marco Cirillo - non si conosce la situazione a valle e tutto viene rimandato a una direttiva europea, che però - ha sottolineato - deve essere riempita di contenuti dai singoli Paesi”. I cittadini, ha aggiunto Cirillo, “pagano molto per i rifiuti, ma ciò accade perché questi vengono ancora visti come un costo e non come una risorsa. E non ci vuole molto a spiegare - ha concluso - che differenziare i rifiuti può far bene anche a livello economico, visto che, tra l'altro, queste materie possono essere usate anche come combustibile”. Filippo Bernocchi, delegato Anci su Energia e Rifiuti, ha giudicato infine lusinghiero il quadro italiano sulla gestione dei rifiuti, anche se “rimane forte il divario tra Nord e Sud”. L'esponente Anci ha poi messo nel mirino la complessità delle norme, “che può contribuire a far aumentare i rischi al nostro Paese per una procedura d'infrazione Ue nel 2020”.
 
Per leggere il rapporto vai qui: www.anci.it/Contenuti/

 
 

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