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​L’Antitrust chiude il dossier sul mercato degli imballaggi in plastica. Accettati gli impegni di Conai e Corepla

where Roma when Lun, 14/09/2015 who michele

Si chiude il procedimento avviato un anno fa per verificare eventuali violazioni della concorrenza in relazione ai comportamenti dei due consorzi nel mercato della gestione dei rifiuti da imballaggi in plastica speciali

L’Antitrust ha deciso di accettare gli impegni presentati dal CONAI e dal COREPLA in relazione ai comportamenti dei due consorzi nel mercato della gestione dei rifiuti da imballaggi in plastica speciali, rendendoli vincolanti. Lo si apprende dal periodico bollettino dell’Autorità garante la concorrenza. Si chiude, così, il procedimento avviato il 17 luglio 2014 nei loro confronti per verificare eventuali violazioni dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in relazione ai comportamenti dei due imballaggiplasticaspeciali.jpgconsorzi.
Cosa doveva accertare l’istruttoria - L’istruttoria era stata aperta sulla base dell’ipotesi che CONAI avesse posto in essere, anche nell’interesse di COREPLA, un’unica articolata strategia nell’organizzazione dell’avvio a riciclo di questi rifiuti, per ostacolare l’ingresso e l’operatività nel mercato di un sistema autonomo (P.A.R.I.) gestito dal segnalante Aliplast SpA. E in particolare che lo stesso Consorzio, a fini anticoncorrenziali, avesse:  strumentalizzato la funzione consultiva affidatagli dal legislatore nell’ambito dell’iter amministrativo di riconoscimento del Sistema P.A.R.I; rifiutato di concludere un accordo, richiesto dal Ministero dell’Ambiente, volto a quantificare il contributo dovuto da Aliplast ai consorzi per l’attività di gestione degli imballaggi marchiati P.A.R.I. eventualmente confluiti nella raccolta differenziata; posto in essere azioni denigratorie del concorrente Aliplast, sia attraverso la pubblicazione di un comunicato stampa con cui s’informava il mercato del fatto che la società era “priva di riconoscimento”, sia richiedendo  ai suoi clienti, utilizzatori del sistema P.A.R.I., di pagare il contributo ambientale non versato dall’impresa nel periodo tra la prima autorizzazione e il suo annullamento. Queste condotte, anche attraverso l’effetto dimostrativo (cosiddetto signalling), determinavano una barriera all’ingresso anche per gli altri potenziali concorrenti.

Gli impegni presi - Nel corso dell’istruttoria, CONAI e COREPLA hanno presentato una serie di impegni che, nella versione definitiva con le modifiche introdotte dopo un ampio market test, consistono essenzialmente in cinque punti: 1) impegno di non interferenza da parte di CONAI nelle procedure di riconoscimento dei consorzi autonomi, attività di esclusiva competenza del Ministero dell’Ambiente, nonché una puntuale predeterminazione degli elementi di valutazione da fornire al medesimo Ministero, con l’ausilio di un monitoring trustee, indipendente e non esposto a conflitti di interesse, la cui individuazione è approvata dall’Autorità; 2) definizione di una tempistica celere e certa per la stipula degli accordi e la predeterminazione dei criteri per determinare il contributo dovuto dai sistemi autonomi al sistema consortile per la gestione dei rifiuti confluiti nella raccolta differenziata; 3) obbligo di pubblicare sui rispettivi siti Internet informazioni sui sistemi autonomi e sulle relative procedure di riconoscimento, finalizzati a rimuovere ostacoli informativi alla costituzione di nuovi sistemi autonomi e all’adesione a quelli esistenti; 4) applicazione, se richiesta, dei criteri di cui all’Impegno 2 per il sistema P.A.R.I. e, comunque, di una condizione di miglior favore nella definizione del relativo contributo da parte di Aliplast, retroattivamente alla data di autorizzazione ministeriale dello stesso consorzio; 5) impegno a definire in via transattiva i contenziosi economici e amministrativi relativi al riconoscimento del sistema autonomo P.A.R.I, prevedendo - fra l’altro - la rinuncia incondizionata di CONAI e COREPLA al contributo ambientale pregresso e a quello non versato per il periodo tra l’annullamento della prima autorizzazione ricevuta dal Sistema P.A.R.I. e il rilascio della seconda autorizzazione.
L’AGCM ha ritenuto che questi impegni siano idonei a tutelare la concorrenza, in quanto consentono di interrompere e di evitare anche in futuro il verificarsi di condotte strumentali da parte dei due incumbent, volte a ostacolare o ritardare l’ingresso sul mercato di altri sistemi autonomi di gestione dei rifiuti da imballaggi in plastica speciali. Gli impegni sono sine die e si applicheranno alle procedure di riconoscimento dei nuovi sistemi.
 
Gli impegni presentati nel dettaglio li trovi qui.
Il testo del provvedimento dell’Antitrust è qui.

 

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Imballaggi plastica speciali
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