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Dall’economia circolare risparmi per 600 miliardi

where Roma when Lun, 09/05/2016 who michele

Il dato è emerso al convegno “L'Italia verso l'economia circolare. Gli strumenti operativi per una gestione efficiente delle risorse”, organizzato dall'Enea

enea-convegno-economia-circolare.jpgL'economia circolare può generare importanti benefici per l'ambiente e il sistema produttivo, con particolare riferimento al settore manifatturiero, dove si possono ottenere consistenti riduzioni dei costi di produzione, tenuto conto che le materie prime incidono fino al 60% del prezzo finale dei prodotti. È quanto emerso dal convegno “L'Italia verso l'economia circolare. Gli strumenti operativi per una gestione efficiente delle risorse”, organizzato dall'Enea, al quale hanno partecipato il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, il presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti, il vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Raffaele Tiscar e la responsabile Ambiente del Partito Democratico, Chiara Braga.

La Commissione europea stima che l'eco-progettazione, la riduzione della produzione di rifiuti e il loro riutilizzo, possono generare risparmi pari a 600 miliardi di euro per le imprese (l'8% del fatturato annuo) e ridurre le emissioni di gas serra di 450 milioni di tonnellate l'anno. E, secondo un recente studio, in Italia la piena implementazione dei principi dell'economia circolare lungo l'intera catena del valore - che comprende progettazione, produzione, uso e gestione del fine vita dei prodotti - potrebbe creare 541 mila nuovi posti di lavoro, a fronte di soli 35 mila in uno scenario business as usual.

Dall’incontro è emersa, tra l’altro, la proposta di dar vita a un'Agenzia per l'uso efficiente delle risorse, un modello virtuoso che potrebbe creare oltre 500mila nuovi posti di lavoro a livello nazionale. “La transizione verso un'economia circolare è fondamentale e la creazione di un'Agenzia per l'uso efficiente delle risorse consentirebbe di rendere disponibili, attraverso un approccio sistemico, tecnologie e metodologie per una gestione eco-efficiente delle risorse e di fornire supporto diretto alla PA, alle imprese, in particolare alle PMI, e alle filiere produttive”, ha sottolineato il presidente dell'Enea, Federico Testa.
“L'Enea, con le sue strutture e competenze di Agenzia nazionale per l'energia, le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, potrebbe svolgere con efficacia questo ruolo - ha aggiunto Testa -. Ciò garantirebbe un'immediata operatività, grazie alla disponibilità di professionalità consolidate, di una rete di collegamenti nazionali e internazionali e delle infrastrutture logistiche e informatiche di eccellenza dei nostri centri di ricerca”.

“La proposta del pacchetto sull'economia circolare che approderà nelle prossime settimane alla discussione del Parlamento europeo - ha evidenziato il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo - offrirà, finalmente, un quadro e un indirizzo chiaro in materia di economia circolare. Si tratta, a mio avviso, della sfida ambientale ed economica più importante dei prossimi anni. E, a maggior ragione, lo è per il nostro Paese, da sempre leader in Europa sul riuso e sul riciclaggio di materiali e prodotti. Un'occasione straordinaria che Governo, Regioni, Comuni e Aziende di servizio pubblico locale dovranno saper cogliere per promuovere, sostenere, praticare gli obiettivi dell'economia circolare, riducendo sprechi, utilizzando al meglio le risorse naturali, regolando bene le attività economiche pubbliche e private su scala locale, aiutando la creazione di imprese, di posti di lavoro e di idee”.

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Palco relatori al convegno Enea a Roma sull'economia circolare
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