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​L’emergenza rifiuti di Napoli nel libro di una ricercatrice del Cnr

where Roma when Lun, 19/05/2014 who redazione

Gabriella Corona, l’autrice: “Dobbiamo capire errori e storture per uscire dalla logica dell’emergenza”. Fortini (Federambiente): “Ci sono analogie con la vicenda di Roma”

“L'emergenza rifiuti a Napoli, tutt'altro che conclusa, deve essere un'esperienza utile, da cui attingere per non ripetere errori e storture che nel nostro Paese hanno spesso generato politiche emergenziali anziché soluzioni strutturali”. È uno dei messaggi lanciati da Gabriella Corona, ricercatrice dell'Istituto di studi sulle società del mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Issm-Cnr) di Napoli, nel corso della presentazione del suo libro “Rifiuti, una questione non risolta” (edito da XL Edizioni), scritto insieme a Daniele Fortini, presidente di Federambiente e di Ama.
Presentato nella sede del Cnr di Roma, il libro si snoda attraverso un dialogo intrecciato tra i due autori e si basa sulle vicende che hanno interessato Napoli e la Campania tra il 2007 e il 2008. Si parte, quindi, da un'analisi articolata e approfondita delle cause che hanno prodotto la crisi dell'immondizia nell'area partenopea, crisi che ha drammaticamente posto all'attenzione quotidiana dei media e dell'opinione pubblica nazionale e internazionale il problema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. “Il ciclico susseguirsi di emergenze - ha spiegato Corona - , non episodiche ma riconducibili a una cronica fragilità nazionale, derivata dalla carenza di impianti e dall'inadeguatezza delle politiche industriali per lo smaltimento e la valorizzazione, sta a dimostrarlo”.
Nel volume si ricordano anche le crisi che hanno preceduto quelle più recenti di Napoli e Palermo (Firenze e Milano negli anni ’80-‘90) e, travalicando l'ambito locale, si guarda con estremo interesse ad esperienze positive a livello europeo come quelle che si sono prodotte in Germania, Francia e Olanda.
“In questo quadro, la situazione per la gestione del ciclo dei rifiuti nella città di Roma, con le sue analogie e le sue specificità, mostra le vulnerabilità di un sistema ma pone anche una sfida considerevole da vincere per indicare una strada finalmente virtuosa e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”, ha detto Fortini. “Nella Capitale - ha continuato - sia la chiusura di Malagrotta, che per 30 anni è stata la discarica storica dei rifiuti romani, sia il progressivo aumento della raccolta differenziata, arrivata alla soglia del 40 per cento, si pongono come fondamentali fattori di discontinuità e rottura rispetto al passato. Da tutto ciò possono e devono finalmente scaturire nuovi scenari che facciano da base a scelte importanti e decisive per il futuro”.

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Ricercatrice Issm-Cnr