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La Francia mette al bando le stoviglie monouso in plastica a partire dal 2020

where Parigi (Francia) when Lun, 15/06/2015 who michele

Lo si apprende da una nota dei produttori; in Francia, ricorda il presidente di Pro.mo Marco Omboni, “questi prodotti sono riciclabili e il loro riciclo genera materia prima nuovamente lavorabile”

In un'aula semideserta, alle 5 del mattino, il Parlamento francese ha votato la scorsa settimana la messa al bando delle stoviglie monouso in plastica a partire dal 2020. Lo si apprende da una nota dei produttori di stoviglie monouso in plastica. Questa decisione, presa a sorpresa dall'Assemblée Nationale dopo un dibattito che sembrava, al contrario, portare alla caduta di ogni emendamento contro questi prodotti, “dimostra come anche i francesi siano alquanto superficiali nelle misure di salvaguardia dell'ambiente”.

stovigliemomousoplastica.jpg“Sul tema delle stoviglie monouso in plastica molto ci sarebbe da dire e riflettere” sostiene Marco Omboni, presidente di Pro.mo - Gruppo Produttori di Stoviglie Monouso in Plastica. “Utili, poco costose e sicure sotto l’aspetto igienico, le stoviglie monouso in plastica vengono attaccate per il loro impatto ambientale: dimenticando che tale impatto è alto o basso in funzione della disponibilità di strumenti di raccolta e riciclo (possibili ma non ancora abbastanza diffusi), e del livello di educazione di chi, dopo l’uso, li ripone dove si deve invece di disperderli nell’ambiente. Dimenticando che questi prodotti sono riciclabili e che il loro riciclo genera materia “prima” nuovamente lavorabile, rendendoli una risorsa. Dimenticando infine che anche i prodotti e i materiali alternativi al monouso in plastica, quando non impiegati nel giusto contesto, possono dare problemi, anche di natura ambientale".
Omboni  ricorda le parole del direttore del Consorzio Italiano Compostatori, Massimo Centemero: “Non tutti gli impianti di compostaggio sono strutturati per ricevere tutte le tipologie di materiali”. La tesi sostenuta da Pro.mo, cioè che non esistono materiali buoni o cattivi “a prescindere” con cui realizzare imballaggi, è anche quella di Silvia Ricci, responsabile delle campagne per l'Associazione dei Comuni Virtuosi, secondo la quale bisogna considerare l'impatto ambientale complessivo: “Un ruolo fondamentale nella valutazione del ciclo di vita delle varie tipologie di materiali soprattutto quando si parla di eco-design, è il contesto in cui avviene il fine vita”.

Le associazioni di categoria francesi dei produttori di imballaggi in plastica e dei produttori di materie prime plastiche, fra cui Plastic Europe France, promettono comunque battaglia in Parlamento, dove il testo di legge tornerà in seconda lettura dopo il passaggio in Senato.

immagini
Piatti, bicchieri e posate in plastica monouso
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