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Tavolo riciclo di qualità della plastica punta su raccolta, decalogo e filiera

where Roma when Mar, 05/06/2018 who roberto

Il tavolo ha avviato un approfondimento sul problema della dispersione in mare delle reti da in polipropilene (PP) e su come aiutare il mercato del riciclato a crescere

Combattere la dispersione della plasticadecalogo-plastiche-monouso.jpeg nell’ambiente, aumentare qualità e quantità del riciclo con progetti mirati e agevolare l’impiego della plastica riciclata in un’ottica di circular economy concreta.

Sono questi gli obiettivi del settore italiano della trasformazione delle materie plastiche, perseguiti con un modello multi-stakeholder, insieme agli enti del Tavolo per il Riciclo di Qualità, con una logica che bilanci un maggiore rigore scientifico alla base delle scelte, e una maggiore sensibilità e responsabilità ambientale dell’industria.

Nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione dei cittadini al suo corretto uso è stato stilato un Decalogo sull’ “Usa e getta”, mentre in parallelo un’iniziativa di raccolta dei rifiuti in plastica sulla spiaggia di Coccia di Morto (a nord della foce del Tevere, dove il fiume porta grandi quantità di rifiuti) è in programma per martedì 5 giugno, proseguendo così il lavoro già avviato nel 2017 con Legambiente ed ENEA per raccogliere informazioni sulla composizione di tali rifiuti, verificarne la riciclabilità, e al contempo dare un messaggio di responsabilizzazione ai cittadini contro l’abbandono. Allo stesso tempo, il Tavolo per il Riciclo di Qualità ha avviato un approfondimento su due questioni rilevanti: il problema della dispersione in mare delle reti da mitilicoltura in polipropilene (PP) e il tema di come aiutare il mercato del riciclato a crescere, per rispondere agli obiettivi della Plastics Strategy Europea. Sul fronte dell’incremento dell’impiego di plastica riciclata, l’indirizzo è verso azioni di sostegno di varia natura: azioni di comunicazione, di coinvolgimento della filiera, ma anche di agevolazione fiscale per le aziende che decidono di utilizzare il riciclato nei propri prodotti, con effetti positivi sul consumatore finale. Allo studio una proposta per l’applicazione, in via transitoria, di una aliquota IVA agevolata per i prodotti che contengono una quota minima di plastica riciclata (si immagina il 30%, pur con alcune criticità dovute ad aspetti tecnologici). Un’iniziativa, questa, che darebbe grande impulso alla green economy, creando un vantaggio concreto per il consumatore eco-consapevole (abbattimento del prezzo finale di vendita), ma anche per la Pubblica Amministrazione (oggi principale mercato del riciclato nelle applicazioni per l’edilizia) che già dovrebbe contemplare per legge nei propri bandi di gara l’utilizzo di una percentuale di materiali riciclati e fare riferimento, nei propri appalti, ai Criteri Minimi Ambientali del GPP (Green Public Procurement). Una proposta che andrà sostenuta sul piano economico-fiscale attraverso uno studio volto a stimare l’impatto del provvedimento, sia in chiave economica (mancato gettito), che ambientale, considerando tutti gli effetti positivi tra cui anche il mancato costo per lo smaltimento in discarica. Una proposta di sistema, dunque, che, se da un lato rappresenta una modalità concreta di adozione delle strategie europee, dall’altro necessita di un consenso e di un sostegno ampio. Una proposta che potrebbe essere sviluppata anche con esperimenti pilota.
Il Tavolo Permanente per il Riciclo di Qualità è composto da: Federazione Gomma Plastica, IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, Corepla, Enea, ISPRA e Legambiente.

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