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​Nel 2035 la Cina produrrà più energia da rinnovabili di Europa e Usa

where Parigi (Francia) when Lun, 18/11/2013 who redazione

Secondo le stime contenute in World Energy Outlook, le rinnovabili costituiranno il 30% dell'energia prodotta al mondo nel 2035. Un ruolo chiave nell’aumento lo avranno il solare e l'eolico, che conteranno per il 45% del totale di energia prodotta da rinnovabili

Entro il 2035 la Cina produrrà una quantità di energia da fonti rinnovabili maggiore del totale di quella prodotta da Stati Uniti, Unione Europea e Giappone. Lo dicono i dati emersi dell’ultimo World Energy Outlook della International Energy Agency (Iea). Secondo le stime dell’agenzia, la quantità di energia eolica, solare, prodotta da fonti idroelettriche e dalla biomassa costituirà il 30% dell'energia prodotta al mondo nel 2035, “superando il gas naturale negli anni successivi, e gareggiando con il
carbone come prima fonte di energia”. Un ruolo chiave nell’aumento lo avranno il solare e l'eolico, che conteranno per il 45% del totale di energia prodotta da rinnovabili.
“Importanti sfide stanno emergendo nel mondo dell’energia - ha commentato Maria van der Hoeven, direttore esecutivo della Iea - in risposta ai cambiamenti nelle crescita economica, agli sforzi nella riduzione della dipendenza dal carbone, e alle scoperte
tecnologiche. Abbiamo gli strumenti per affrontare questi cambiamenti: chi saprà anticipare gli sviluppi dell’energia globale ne trarrà un vantaggio, chi non lo farà metterà in atto iniziative e investimenti inefficaci”.
Oltre alla Cina, anche il Brasile vedrà un aumento della produzione di energia da rinnovabili pari al doppio dei valori attuali, e rimarrà uno dei Paesi con il minore tasso di produzione di emissioni inquinanti, nonostante un aumento dell’80% del consumo energetico previsto per allora: l'energia idroelettrica avrà ancora un ruolo dominante tra le fonti energetiche del Paese, e i carburanti prodotti dalla biomassa soddisferanno un terzo della domanda interna di carburanti per i trasporti su strada.
Nello scenario prospettato dall’agenzia, la domanda di energia a livello globale salirà di un terzo e le emissioni del 20%: uno scenario che riguarderà soprattutto l'Asia, con l’India e i Paesi del sud-est asiatico che guideranno la classifica dei consumi.
“Come fonte dei due terzi delle emissioni a livello globale - spiega il rapporto - il settore energetico sarà determinante per stabilire se gli obiettivi sui cambiamenti climatici sono stati raggiunti”. Per limitare le emissioni di gas serra, conclude il rapporto della Iea, serviranno iniziative politiche da parte di Stati Uniti, Unione Europea, Cina e Giappone e nuove tecnologie “per provare che il legame tra crescita economica, domanda energetica ed emissioni di CO2 può essere indebolito”.
 
 

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