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​Agroenergie - Cia, dal biometano nuove opportunità per le aziende agricole

where Roma when Lun, 24/02/2014 who michele

Il biometano, rileva la confederazione agricoltori, “ha potenzialità enormi, essendo l'unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energia elettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica e come biocarburante per l'autotrazione

“Il decreto per l'incentivazione al biometano apre nuove opportunità per le aziende agricole italiane, dando impulso a una filiera ad alta intensità lavorativa e consentendo alle imprese del settore di integrare il reddito, producendo cibo ed energia in modo sostenibile”. Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori - in occasione della conferenza stampa di presentazione al ministero delle politiche agricole dei “quaderni delle agroenergie” a cura di Enama.
Il biometano, d'altra parte, “ha potenzialità enormi - ricorda la confederazione - essendo l'unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energia elettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica e come biocarburante per l'autotrazione. Soprattutto con questo decreto, si promuove prioritariamente l'uso del biometano nei trasporti come biocarburante, privilegiando quello ottenuto da sottoprodotti, con un occhio di riguardo per gli impianti più piccoli e più alla portata delle imprese
agro-zootecniche”.
“Ma, soprattutto, - prosegue la Cia - puntando sulle agroenergie come il biometano si possono ridurre i costi della bolletta energetica e dei carburanti, visto che l'italia è costretta a importare l'85% dell'energia che consuma, con una spesa di 60 miliardi di euro l'anno per l'acquisto di petrolio e gas dai paesi esteri”.
In più, incentivando la produzione di agroenergie, “si abbassano le emissioni di anidride carbonica, con un enorme beneficio per l'ambiente, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile che chiede di consumare di meno per produrre di più”.  
Vale la pena ricordare che il biometano, realizzato con biomasse di integrazione (effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali, colture non alimentari o di secondo raccolto), conclude la Cia, “potrebbe portare le imprese agricole a una produzione entro il 2030 di circa 8 miliardi di metri cubi. Con un risparmio di 5 miliardi di euro l'anno sull'importazione di gas”.
 
 

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