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​FIPER: l’Italia è il terzo produttore mondiale di elettricità da biogas agricolo

where Pollenzo (Cuneo) when Lun, 04/04/2016 who redazione

Righini: “Il futuro? Convertire gli impianti a biogas per la produzione di biometano, che può ridurre le emissioni di gas climalteranti per il 97% in confronto agli altri carburanti”

2012-05-13nordsee-luftbilderdscf8566.jpgL’Italia è il terzo produttore mondiale di energia elettrica derivante da impianti di biogas agricolo e il secondo in Europa, dopo la Germania, con 1500 impianti distribuiti soprattutto nel centro-nord Italia. Il dato Gse è stato ricordato nel corso di un incontro tra i rappresentanti della filiera food e no-food che si è svolto a Pollenzo, in provincia di Cuneo, presso la sede dell’Università delle scienze gastronomiche, il Convegno organizzato dalla FIPER (Federazione Italiana dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili) “Cibo- Energia: facciamo sinergia”.

“Il dibattito odierno - sottolinea Walter Righini, Presidente FIPER - ha fatto emergere la certezza che è possibile produrre energia da biogas agricolo e abbattere emissioni di carbonio senza ridurre la produzione di alimenti. Lo testimoniano, ad esempio, i dati piemontesi, in cui i 130 impianti a biogas agricolo (80MWe installati) impiegano superficie agricola corrispondente al 40% di quella definita per il set aside obbligatorio. In termini ambientali, si risparmiano 27.000 t/anno di concimi azotati di sintesi e circa 234.000 t/anno di CO2 e si incentiva l’incremento dell’efficienza delle rotazioni agricole per una valida coesistenza food/non food”.

Un altro tema scottante di attualità, dibattuto anche a livello europeo, è l’impiego del digestato in agricoltura e il suo impatto in termini ambientali. FIPER, a seguito dei risultati del progetto di ricerca realizzato dall’Università Agraria di Milano co-finanziato da Regione Lombardia, ha avviato presso il Ministero delle Politiche Agricole la richiesta per il riconoscimento di Concime organico NP derivante dall’impiego del separato solido del digestato essiccato miscelato a ceneri pesanti di combustione di biomasse legnose vergini da inserire quale fertilizzante organico. Le imprese agricole potranno in questo modo abbattere i costi di produzione, riducendo l’impiego di fertilizzanti chimici e aumentando la loro competitività nelle produzioni agricole tradizionali. Dato l’alto valore di nutrienti rinnovabili presenti nel fertilizzante, il suo impiego è particolarmente indicato per colture di pregio di tipo orticolo e frutticolo.

Ma biogas significa anche produzione di Biometano: in termini ambientali, il Biometano rappresenta l’evoluzione naturale degli impianti a biogas a fine periodo di incentivazione (15 anni), soprattutto nel settore dei trasporti dove l’Italia risulta ancora carente rispetto agli obiettivi 20-20-20. Secondo la FIPER, per ogni impianto con potenza elettrica installata di 999 kW elettrici, la produzione di biometano stimata è di circa 2 milioni di Smc (standard metro cubo) e il valore dell’investimento richiesto per il processo di purificazione del biometano è nell’ordine di 800 mila - 1,1 milione di euro per impianto. I 53 impianti a biogas entrati in esercizio in Italia tra il 2002-2003,alla fine del loro periodo di incentivazione, potrebbero già dal 2017 attivare investimenti per un ordine di 50-55 milioni di euro per la conversione a produzione di biometano.

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Un impianto di biogas in Germania
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