torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Irex, il crollo delle Borse e del petrolio affossano anche le rinnovabili

where Milano when Lun, 15/02/2016 who michele

L’IREX ha registrato una perdita del 7% nel mese di gennaio. L’indice è stato spinto al ribasso dalla sofferenza dei mercati finanziari

di Alessandro Marangoni*
 
alessandromarangoni2.jpgI mercati finanziari europei hanno vissuto un inizio 2016 particolarmente sofferto, condizionato dai timori per il rallentamento della crescita cinese, ai minimi da 25 anni (PIL +6,9% nel 2015) e dalla caduta del prezzo del petrolio. Per limitare le perdite è intervenuta la BCE, che ha dichiarato l’intenzione di potenziare gli stimoli monetari nei primi giorni di marzo. In Germania, il DAX a gennaio ha perso il 9%, nonostante gli ultimi dati macroeconomici dipingano un Paese in salute (PIL +1,7% nel 2015 e crescita della domanda interna). Il CAC di Parigi ha segnato un -5%, complice il continuo aumento del tasso di disoccupazione (10,6% a fine 2015), mentre l’IBEX è calato dell’8%. In Italia i mercati finanziari hanno registrato performance peggiori. L’indice FTSE All Share ha segnato a gennaio un -10%, maglia nera tra i principali listini dell’Eurozona. Il listino è stato affossato soprattutto dai titoli bancari, in grande difficoltà da inizio anno a causa dei crediti in sofferenza. La crescita della fiducia dei consumatori e il lieve rialzo dell’inflazione a gennaio certificati dall’ISTAT (+0,3% su gennaio 2015) non sono bastati a ridare fiato alle quotazioni.

Meno marcate le perdite del comparto energetico, con l’indice FTSE Oil & Gas che ha registrato a gennaio un calo del 4%. A pesare sul listino è stato, ancora una volta, il crollo del prezzo del greggio. Il Brent, dopo aver toccato quota 29 $/bbl, si è assestato a fine gennaio sui 35,8 $/bbl, mentre il WTI quotava a fine mese 33,75 $/bbl. Al trend negativo ha contribuito la fine delle sanzioni all’Iran, pronto ad aumentare la produzione, mentre in USA alcuni dei principali produttori hanno attuato i primi tagli alla produzione di shale oil. irexindicigennaio2016.jpg

In questo contesto l’IREX ha registrato una perdita del 7% nel mese di gennaio. L’indice, revisionato nella sua serie storica ad inizio anno, è stato spinto al ribasso dalla sofferenza dei mercati finanziari. I dati preliminari sull’installato di eolico e fotovoltaico tra gennaio e novembre 2015, rispettivamente pari a 339 MW e 270 MW (fonte ANIE Rinnovabili), confermano il netto rallentamento del mercato delle nuove installazioni nel nostro Paese, in linea con il trend negativo del 2014.
Tra le società dell’indice, K.R. Energy ha segnato la performance peggiore, con un calo del 25% nel mese di gennaio. Viceversa, Enertronica è stata la più apprezzata dai mercati e ha registrato una crescita del 38%, grazie all’estensione di un contratto di fornitura con Esercito Italiano del valore di 1 milione di euro.
Particolarmente attiva anche Ternienergia, che prosegue nella strategia di internazionalizzazione, perfezionando la costituzione della società TerniErgia Middle East Power LLC ad Abu Dhabi, partecipata al 51% da Khalid Al Hamed Group LLC. Sempre la società umbra ha completato l’acquisto del 100% di Greenled Industry S.p.A (business lampade a led), per un controvalore di 3,5 milioni di euro. Frendy Energy, infine, nell’ottica di riorganizzare le proprie attività, ha acquistato le restanti quote di due società controllate. Nel complesso, nonostante le evidenti difficoltà sui mercati finanziari, le small-mid cap pure renewables quotate reagiscono alla saturazione del mercato interno razionalizzando e consolidando i propri business in Italia ed investendo in nuovi mercati emergenti.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

immagini
Il grafico degli indici Irex di Gennaio 2016 Amministratore delegato Althesys
leggi anche: