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IREX Index in salita a marzo sull’onda dei risultati dei bilanci 2018

where Milano when Gio, 11/04/2019 who roberto

L’indice IREX delle small-mid cap pure renewable quotate su Borsa Italiana ha mostrato un leggero aumento, chiudendo a +4,5% su fine febbraio

di Alessandro Marangoni*
 
L’economia mondiale continua a perdere slancio. I risultati dell’ultimo quarto del 2018 indicano una irex-indici-2019-03.jpgcrescita ben al di sotto del 3%, confermando le delusioni del terzo trimestre. Le prospettive per il 2019 sono ritoccate al ribasso. L’OCSE, nel suo Interim Economic Outlook di marzo, non va oltre il 3,3% e il +3,4% per il 2020, con rischi sempre più forti di revisione al ribasso. L’incertezza politica e le tensioni nel commercio internazionale sono le principali cause di questa congiuntura, con perdita di fiducia delle imprese e dei consumatori a livello globale. Nuove misure di politica economica sono allo studio del governo cinese per rilanciare la produzione, messa alla prova dai dazi americani sulle importazioni.

L’Europa suscita le maggiori preoccupazioni. Da una parte, l’uscita del Regno Unito dall’Unione pare in stallo, aumentando l’incertezza. Dall’altra, l’Italia mostra segni di debolezza della propria economia, amplificando gli effetti del rallentamento mondiale. Secondo l’OCSE si prospetta una recessione, con il PIL a -0,2% nel 2019 e al +0,5% nel 2020, anche a causa delle politiche inefficaci messe in atto dal governo.
Il rinvigorimento delle politiche monetarie in senso espansivo ha dato modo di ristabilire migliori condizioni sui mercati finanziari, che sono, comunque, molto vulnerabili. Le borse mondiali hanno mostrato un andamento altalenante nel mese di marzo, che ha frenato le tendenze rialziste in atto da inizio d’anno. Solo nell’ultima parte del mese si sono riaffacciati segnali incoraggianti. I risultati sono, comunque, contrastanti. L’indice DAX 30 tedesco è rimasto piatto, con una variazione mensile dello 0,1%, mentre quello francese CAC è riuscito a strappare un +2,1%. In negativo l’indice IBEX, con un calo dello 0,4%. Piazza Affari non soffre delle fosche prospettive che si delineano per l’economia italiana. L’indice FTSE All Share chiude a + 2,5% su fine febbraio, portandosi in vantaggio di 15,5 punti percentuali sull’inizio dell’anno.

Anche il FTSE Oil&Gas, rappresentativo del comparto italiano dei titoli energetici, ha messo a segno una crescita del 15% da gennaio, guadagnando a marzo il 4,7%, grazie a quotazioni petrolifere in crescita (Brent a +1,7% e WTI a +5,3%). Il mercato mondiale si è mosso a rialzo sul lato della domanda, mentre la politica di contenimento della produzione dell’OPEC ha cominciato a dare i primi segnali significativi lato offerta, restringendo, di fatto, il surplus ed indirizzando i prezzi verso l’alto.
 
L’indice IREX delle small-mid cap pure renewable quotate su Borsa Italiana ha mostrato un andamento simile, chiudendo a +4,5% su fine febbraio. La comunicazione dei risultati finanziari 2018 ha influenzato l’andamento dei titoli di numerose società. Le best performer sono state il Gruppo Green Power (+18,9%), che ha comunicato dei risultati economici particolarmente positivi rispetto all’anno precedente e Falck Renewables (+14,1%), che, oltre ad aver reso noto il buon andamento del 2018, ha anche annunciato l’acquisizione di 5 parchi eolici in esercizio in Francia, per una capacità installata di 59,5 MW e un corrispettivo di circa 36,9 milioni di euro. Il mercato ha risposto positivamente alle operazioni straordinarie di Innovatec (+2,2%), il cui CdA ha deliberato un aumento di capitale e la sottoscrizione di obbligazioni per un controvalore di 3 milioni di euro emesse dalla parte correlata Sostenya Group Plc. Particolarmente attiva Agatos (+0,7%), che ha concluso un accordo per lo sviluppo delle autorizzazioni per la costruzione ed esercizio di due impianti di produzione di biometano da reflui zootecnici e la firma di una lettera di intenti con una società inglese per lo sviluppo di una piattaforma di smart mobility. Risultati positivi anche per Ecosuntek (+4,9%) e Frendy Energy (+1,7%). Seri Industrial (-14,5%) ha comunicato il differimento ad aprile dell’esame del progetto di bilancio 2018 e l’affidamento a un intermediario finanziario di un incarico di Liquidity Provider a sostegno della liquidità delle proprie azioni. Renergetica (-7,8%) vede proseguire il periodo di forte volatilità successivo alla quotazione in borsa, nonostante abbia comunicato dei risultati di bilancio positivi e l’accettazione da parte del GSE di un’istanza di riesame presentata dalla controllata Zaon S.r.l. in merito al diritto all’incentivazione per un impianto fotovoltaico nel comune di Lomello. Il CdA di Enertronica (-2,1%) ha definitivamente approvato la fusione con Elettronica Santerno e ha annunciato l’ottenimento di due commesse per la fornitura di inverter fotovoltaici, una in Italia per 50 MW e 2,5 milioni di euro, finalizzata alla realizzazione di impianti in grid parity e una in Colombia per 160 MW e circa 8 milioni di dollari di importo.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

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