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​Nelle linee guida della Commissione europea, aste per le rinnovabili e sconti agli energivori

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 14/04/2014 who michele

Le nuove linee-guida per regolare l’intervento statale degli Stati membri sui mercati elettrici intendono promuovere una transizione verso un sostegno alle energie rinnovabili basato su principi di mercato, fornendo nuovi criteri a garanzia delle aziende energivore

La Commissione Europea ha pubblicato una serie di linee-guida per regolare l’intervento statale degli Stati membri sui mercati elettrici. Le nuove disposizioni intendono così promuovere una transizione verso un sostegno alle energie rinnovabili basato su principi di mercato e forniscono nuovi criteri su come gli Stati possano garantire alle aziende energivore esenzioni dal pagamento dei contributi per i programmi di incentivi per le rinnovabili e su come tali progetti debbano essere sostenuti.
Le nuove disposizioni si applicheranno dal primo luglio fino al 2020. In particolare, le procedure di messa in concorrenza per la concessione degli aiuti pubblici al settore delle rinnovabili punta a migliorare il rapporto costi/efficacia e limitare le distorsioni nel mercato lasciando un margine di manovra agli Stati per tenere conto delle specificità nazionali.
Aste e non incentivi - La Commissione ha raccomandato di sostituire gradualmente i programmi di tariffe incentivanti con un meccanismo di aste che dovrebbe garantire agli Stati membri la flessibilità di prendere in considerazione fattori di carattere nazionale e, nello stesso tempo, di ridurre il costo delle installazioni e le distorsioni del mercato. Bruxelles ha suggerito di avviare le prime aste per progetti a energie rinnovabili attraverso una fase pilota tra il 2015 e il 2016. Durante questo periodo transitorio le tariffe incentivanti - le cosiddette feed in tariff, attraverso le quali lo Stato stabilisce per un certo numero di anni un prezzo fisso superiore a quello di mercato - dovrebbero essere sostituite da incentivi feed-in premium - laddove il prezzo è composto da due fattori: il valore di mercato dell'energia elettrica e un premio fissato dall'autorità pubblica, schema usato in Italia con il Conto Energia - , che espongono però le rinnovabili ai meccanismi del mercato.
Secondo Joaquin Almunia, Vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la concorrenza, “è ora che le rinnovabili si uniscano al mercato. Le nuove linee guida forniscono un quadro di riferimento per definire un sistema di supporto pubblico più efficiente che riflettano le condizioni di mercato, in modo pragmatico e graduale. L'Europa dovrebbe cogliere i suoi ambiziosi obiettivi in tema di energia e clima al costo più basso possibile per i contribuenti e senza indebite distorsioni per la competizione nel mercato unico. Ciò contribuirà a rendere l'energia più affidabile per cittadini e aziende europee”. La CE ha infine sottolineato come le nuove disposizioni non avranno alcun impatto sui programmi di tariffe incentivanti attualmente in vigore che sono stati approvati sotto le attuali legislazioni dei paesi membri.
L’associazione europea dell’industria fotovoltaica EPIA ha duramente criticato le nuove linee-guida, e con esse l’introduzione del meccanismo delle aste, poiché si ritiene possano discriminare in particolare il segmento degli impianti a energie rinnovabili di piccola taglia.
Sconti agli energivori - Il sostegno alle energie rinnovabili per l'industria “costituisce un onere molto elevato per alcune aziende ad alta intensità energetica, soprattutto per quelle esposte a forte competizione internazionale”. Con queste motivazioni Bruxelles nelle sue linee guida ha proposto di “ridurre l'onere per un limitato numero di settori energy intensive, i cosiddetti energivori. Le nuove disposizioni, inoltre, hanno definito un numero limitato di settori energivori, specialmente quelli esposti alla forte concorrenza internazionale, che saranno esentati dal pagamento dei contributi per le rinnovabili. Agli stati membri, poi, “sarà concesso di ridurre l'onere per le aziende ad alta intensità energetica in altri settori”.
 
 

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Vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la concorrenza
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