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A marzo le tensioni geopolitiche non frenano l’IREX (+1%)

where Milano when Mer, 18/04/2018 who redazione

L’esito delle elezioni italiane non ha turbato particolarmente i mercati. Sul piano dello sviluppo del business il protagonista è soprattutto il mercato internazionale

di Alessandro Marangoni*

Nel mese di marzo, i mercati sono stati per lo più influenzati da alcuni eventi sul piano internazionale. In primo luogo, la crisi delle relazioni tra USA e Iran, unita ad un calo inatteso delle scorte statunitensi di petrolio nella terza settimana del mese, pari a 2,6 milioni di barili secondo l’EIA statunitense, ha causato un aumento generale dei prezzi. Brent e WTI chiudono rispettivamente a 69,48 $/barile (+7% rispetto al dato di chiusura di febbraio) e 64,95 $/barile (+6%). Il FTSE Oil&Gas registra così un incremento del 5%.

irex-indici-2018-03.jpgI principali listini hanno risentito anche delle tensioni politiche con la Russia e della guerra commerciale innescatasi tra Stati Uniti e Cina. Conseguentemente, DAX, CAC e IBEX hanno tutti chiuso in negativo, rispettivamente a -2,7%, -2,9% e -2,4% (Figura 1).
L’esito delle elezioni italiane, di contro, pur lasciando il Paese in un clima di incertezza politica, non ha turbato particolarmente i mercati. Il FTSE All Share rimane, infatti, pressoché invariato rispetto al mese precedente (+0,1%). 

L’indice IREX delle small-mid cap pure renewable quotate su Borsa Italiana segna nel complesso una crescita dell’1%. La prime pubblicazioni dei bilanci 2017 sono le principali ragioni delle variazioni di alcuni titoli. PLT Energia vede la performance migliore (+7%), per lo più grazie alla crescita mostrata dal bilancio 2017, approvato nella seconda metà del mese. L’andamento peggiore è invece del Gruppo Green Power (-21%), penalizzato proprio dalla diffusione dei dati 2017, che evidenziano una perdita di esercizio più che raddoppiata rispetto all’anno precedente.

Sul piano dello sviluppo del business il protagonista è soprattutto il mercato internazionale. In particolare, Enertronica si è aggiudicata, nella prima parte del mese, due nuove commesse in Cile e Iran per la fornitura di 16 MW complessivi di fotovoltaico, rafforzando così la propria posizione in Sud America e Medio Oriente. Anche Alerion, finora concentrata in prevalenza sul mercato domestico, ha iniziato ad affacciarsi fuori dai confini. Il tentativo di acquisire una società spagnola proprietaria di sei parchi eolici in costruzione, ma non ancora autorizzati, per 190 MW, non è andato tuttavia a buon fine. La vendita è stata sospesa in attesa delle autorizzazioni.
In Italia, invece, Agatos si è aggiudicata la stipula di due contratti con Enel X per la progettazione, costruzione e messa in opera di diversi impianti fotovoltaici.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

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