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È on line il nuovo numero di Elementi, nuove opportunità delle rinnovabili

where Roma when Lun, 06/07/2015 who michele

Nel nuovo numero della rivista Gse un intervento di Paolo Frankl, direttore Unità Energie Rinnovabili dell’Agenzia internazionale dell’energia, sottolinea il fatto che il settore finanziario considera le rinnovabili come mature e affidabili

elementi35copertina.jpg“Negli ultimi 10 anni le rinnovabili hanno ricevuto un forte sostegno nei Paesi Ocse in nome degli obiettivi di decarbonizzazione, della diversificazione e della sicurezza degli approvvigionamenti e delle nuove opportunità di sviluppo economico. Ciò ha permesso la loro prima diffusione e poi grazie alla ricerca e sviluppo sono arrivati significativi miglioramenti tecnologici e riduzioni di costo. Per alcune rinnovabili ciò consente non solo uno sviluppo che si sostiene da solo, ma funge anche da incoraggiamento per un gran numero di Paesi a fissare degli obiettivi, a ridurre le barriere di natura non economica e a fornire supporto economico quando e dove serva. È quanto rileva Paolo Frankl, Direttore Unità Energie Rinnovabili dell’Agenzia internazionale dell’energia dalle pagine dell’ultimo numero della rivista del Gse Elementi da pochi giorni on line. 

Frankl ha anche parlato delle migliori condizioni di finanziamento per le rinnovabili in molti Paesi. “In generale, il settore finanziario considera le rinnovabili come mature e affidabili. Ciò ha consentito di ridurre i premi per il rischio, ottenere un costo del capitale più basso e quindi di ridurre il costo delle rinnovabili, che non avendo costi di combustibile sono tecnologie ad alta intensità di capitale”. Quanto all’innovazione finanziaria, come fattore importante per le rinnovabili, “fondamentale anche nei nuovi mercati”.

Il direttore Agenzia internazionale dell’energia ha concluso sottolineando che “con una domanda stagnante il mercato paolofrankl.jpgdell'elettricità rinnovabile in Italia è abbastanza saturo e la crescita sarà limitata. La priorità è sviluppare regole eque per la generazione fotovoltaica distribuita che favoriscano l'autoconsumo e recuperino i costi fissi della rete. Nel campo delle rinnovabili termiche, poi, resta un grande potenziale, sia in relazione all'uso dei residui di biomassa che all'installazione di collettori solari e di sistemi di riscaldamento geotermico. Per quanto riguarda i biocarburanti, l'Italia oggi è uno dei Paesi guida per quelli avanzati ottenuti dalla conversione da residui agricoli.

Nel numero 35 intervengono tra gli altri Matteo Del Fante, Ad di Terna, che ha parlato del tema delle interconnessioni; Monica Frassoni, presidente European Alliance to Save Energy, che si è soffermata del contenimento delle emissioni di CO2; Carlo Bagnasco, Vice presidente Aiget, sui possibili rimedi all'aumento delle componenti fiscali che gravano in maniera eccessiva sulle bollette; Vittorio D’Ermo, direttore dell’Osservatorio Aiee, secondo il quale “le fonti fossili recupereranno il terreno perso, anche per coprire alcuni limiti oggettivi delle rinnovabili”. Alberto Biancardi, componente Aeegsi e neopresidente di Wareg-European Water Regulators che parla delle necessità di forti investimenti in tutta la filiera idrica. Da segnalare nell’ultimo numero anche un confronto con Hafez El Salmawy, presidente Medreg, sulla situazione energetica dei paesi che si affacciano sul mediterraneo con Alessandro Sbrana, docente di geotermia all’Università di Pisa, sulla possibilità di sviluppo della geotermia in Italia.
 
Il numero 35 della rivista Elementi lo torovi qui.

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La copertina del n. 35 della rivista Elementi del Gse Direttore Unità Energie Rinnovabili dell’Agenzia internazionale dell’energia
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