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La Romania taglia per decreto gli incentivi alle rinnovabili

where Bucarest (Romania) when Mar, 23/07/2013 who roberto

Penalizzati eolico e fotovoltaico. Proteste arrivano dalle compagnie internazionali

La Romania taglia gli incentivi alle rinnovabili. Il governo del giovane premier Victor Ponta ha deciso a mezzo di decreto di emendare il meccanismo dei "certificati verdi" attraverso cui i produttori di elettricità da fonti alternative ricevono dall'autorità Opcom un numero di certificati per ogni MW/ora di energia prodotto e immesso in rete.
In tal modo l’esecutivo ha sospeso gli incentivi ai produttori di eolico e fotovoltaico fino al 2018. “Abbiamo dovuto trovare una soluzione equilibrata, che permetta agli investitori di avere profitto, ma che non penalizzi altri settori o le famiglie”, ha dichiarato il primo ministro romeno Victor Ponta.
La decisione del governo - leggiamo sull’Osservatorio sui Balcani e il Caucaso - interrompe drasticamente la strada imboccata dalla Romania, che aveva portato il Paese vicinissimo al traguardo fissato dall’UE del 24% di energia prodotta nel paese da rinnovabili entro il 2020.
Attualmente in Romania sono installati più di 2000 MW di impianti per energia rinnovabile e altrettanti sono in costruzione. Inoltre, il settore dell’eolico è tra i più promettenti: le centrali alimentate dal vento hanno raggiunto 1.794 MW di potenza installata dai 13,1 MW del 2009.
Se la tedesca E.On già ha dichiarato che rinuncerà a nuovi progetti di espansione, l’italiana Enel Green Power è più cauta, anche se certamente disorientata dal decreto d’urgenza.

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