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Scenario, il fotovoltaico continuerà a crescere nel mondo. In Italia potrebbe triplicare

where Monaco di Baviera (Germania) when Mer, 31/05/2017 who roberto

Secondo l’outlook al 2021 di Solar Power Europe, presentato a Intersolar, quest’anno il mercato mondiale del solare potrebbe crescere a 80 GW, battendo il record del 2016

Le installazioni fotovoltaiche non avranno lo stesso tasso di crescita registrato nel 2016, ma dovrebbero comunque superare gli 80 GW di quest'anno. Lo ha detto il CEO di SolarPower Europe James Watson nel corso della presentazione dell’annuale Global Market Outlook 2017-2021 dedicato al mercato fotovoltaico di Intersolar Europe, che si è aperto a Monaco di Baviera.pannellifotovoltaici.jpg
 
A livello mondiale, l'Outlook prevede per l'anno in corso 80,5 nuovi GW, sempre nello scenario medio: una crescita del 5% rispetto al record di 76,6 GW del 2016. La potenza cumulativa mondiale salirà così a 387 GW: una previsione rivista al rialzo dell'8% rispetto a quella di un anno fa, soprattutto a seguito della dinamicità che sta mostrando il mercato cinese. La Cina continuerò pesare tantissimo, con una crescita compresa tra 88,4 (Low) e 160,4 GW (High). Seguono, a distanza, India (49,8-88,4 GW), Usa (47,2-81 GW), Giappone (19,8-40,2 GW) e Germania.
Buone indicazioni per l’Italia: nello scenario più ottimistico di SolarPower il nostro mercato dovrebbe triplicare (a 1,1 GW anno di media), mentre in quello mediano dell'associazione europea quasi raddoppierebbe (circa 700 MW anno in media ); crescerebbe significativamente anche nell'ipotesi più pessimistica (460 MW/anno in media).
Più in generale, l’Europa registra segnali di rallentamento. “L'Europa ha avuto nel 2016 una capacità cumulativa di 104.297 GW, ma l’anno scorso ha aggiunto solo 6,7 GW di nuova installazione, con una diminuzione del 21% rispetto al 2015. Tuttavia, nonostante il calo previsto del mercato del Regno Unito nel 2017, c'è la speranza che i mercati come la Turchia ed i Paesi Bassi possano più che compensare la contrazione prevista e persino spingere il mercato delle installazioni nel 2017-18 GW.
 
La realtà - rileva Watson - è che la quantità di nuova capacità generativa nella rete europea è piuttosto bassa, perché il continente è generalmente in eccesso di offerta. Il solare attualmente incide per il solo 4% della domanda di elettricità in Europa, l’eolico è al 12-13%, gas e carbone sono entrambi superiori, e il nucleare è al 27-28%”.
“L'Europa – conclude Watson - è dunque troppo lenta per mandare in pensione carbone e centrali nucleari, il che significa semplicemente che il solare non ha, oggi, lo spazio in cui crescere nonostante che i prezzi medi del fotovoltaico siano diminuite tra il 24% e il 28% dal 2015, con un LCOE teorica per il solare nelle regioni meridionali d'Europa che potrebbe essere vicino a tre centesimi di dollaro / kWh, secondo i calcoli SolarPower Europa”.
 
Da Monaco arriva anche l’appello a tutti i governi europei: “Abbiamo bisogno di un obiettivo del 35% di rinnovabili nel mix energetico. Abbiamo però anche bisogno di un quadro adeguato, che metta il prosumer al cuore del sistema energetico in tutti i Paesi europei, con il diritto garantito per tutti di autogenerare e di autoconsumare“.

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