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​Solarexpo, il fotovoltaico cambia faccia: più complesso ma con più opportunità

where Milano when Lun, 13/04/2015 who michele

Sono alcune delle indicazioni emerse dal convegno “Il fotovoltaico in Italia: riportare in Italia il mercato a 1 GW”, che si è svolto a Solarexpo-The Innovation Cloud 2015

solarexpo-innovationcloud2015.jpgIl fotovoltaico cambia faccia: è un mercato più complesso, ma che offre opportunità di più lungo periodo rispetto al vecchio incentivo in conto energia. È un mercato che va però conquistato palmo a palmo, adottando soluzioni sempre più adatte al cliente (impresa o famiglia) che oggi non può guardare più al semplice spazio disponibile sul tetto o sul terreno per dimensionare il suo impianto, ma deve considerare i suoi effettivi bisogni energetici, analizzando i propri profili di consumo, le sue disponibilità finanziarie e i benefici economici che può ottenere.
Queste sono alcune delle tante indicazioni emerse dal convegno “Il fotovoltaico in Italia: riportare in Italia il mercato a 1 GW”, che si è svolto nella giornata di apertura di Solarexpo-The Innovation Cloud 2015 e che ha condensato in quattro ore l’evoluzione di un settore che è il simbolo della trasformazione in atto nel mondo dell'energia.

Il potenziale del mercato nazionale, ha stimato Andrea Marchisio di eLeMeNS, è di almeno 10 GW nei prossimi 5 anni nel solo manifatturiero non energivoro, soprattutto nel nord del Paese. Un mercato “contendibile”, ma che per essere “aggredito”, richiede elementi di conoscenza più raffinati e complessi rispetto al passato.

Il futuro nei Seu è nel noleggio? - Il futuro del fotovoltaico sarà dunque nel trovare modalità nuove che diano valore al consumatore finale; è il caso della massimizzazione dell’autoconsumo, dei Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) e della loro applicazione o anche, ad esempio, del noleggio di un impianto FV per un’impresa, come è stato proposto da Giuseppe Sofia di ANIE Rinnovabili. Anche utility e trader stanno dimostrando grande interesse per i nuovi business model del fotovoltaico, ai quali sono stati dedicati vari interventi. Oltre che per la generazione di energia, il fotovoltaico può poi essere utilizzato per rendere servizi per la rete, meglio se retribuiti. E per fare questo servirà una costante ricerca e innovazione.
Per uno sviluppo più dinamico del fotovoltaico dei prossimi anni servirà poi un approccio nuovo nella definizione delle regole e delle normative, molte delle quali sono oggi superate e non in grado di liberare le notevoli potenzialità della tecnologia, che sono possibili attraverso l’ampliamento delle applicazioni dei SEU o dei sistemi di distribuzione chiusi, cioè “da un produttore a molti consumatori” (per esempio fornire energia solare a un centro commerciale o a un condominio).

Andrea Galliani dell’Autorità per l’Energia ha posto sul tavolo la questione di come pagare gli oneri di rete “se in molti si produrranno la propria energia senza passare dal contatore”. Per arrivare a nuove soluzioni è necessario “ripensare le regole, non tanto adattarle al nuovo contesto – ha spiegato Arturo Lorenzoni dell’Università di Padova, chairman del convegno – . la rete ha bisogno di servizi nuovi e che siano pagati in modo nuovo, stimolando anche iniziative commerciali nuove”.
La nuova frontiera a cui tutti guardano, piccoli e grandi utenti del fotovoltaico, sono comunque i sistemi di accumulo. I loro prezzi dovranno ancora scendere, ma molti li scelgono già da ora: è anche questo un segnale di cambiamento culturale nell’approccio con il fotovoltaico che potrebbe concretamente portare a quell’obiettivo di 1 GW all’anno che è il sentiero per crescita stabile del settore e dell’industria nazionale.
 

 
 

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Il salone al Mico di Milano
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