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​Spalma incentivi, Anie: bene il bond di Confindustria, Free: “Cambiare la norma sull’autoconsumo”

where Milano when Lun, 14/07/2014 who redazione

Il Presidente di Anie Rinovabili Cremona: “Siamo felici che la nostra proposta di emissione di bond sia stata accolta e promossa dal mondo imprenditoriale”. Free punta alla modifica delle norme su “autoconsumo” e sulla riduzione degli incentivi al fotovoltaico oltre i 200 KW

ANIE Rinnovabili plaude all’intervento di Confindustria, che richiede di emendare in sede di conversione l’art. 26 del Decreto 91/2014 sulla rimodulazione della componente A3 delle tariffe elettriche, l’ormai noto “spalma-incentivi” delle energie rinnovabili. La proposta emendativa rispecchia a pieno quanto richiesto da ANIE Rinnovabili e prevede la riduzione del peso degli oneri nel breve e medio periodo e il suo incremento, invece, nel lungo termine, in concomitanza con la cessazione del diritto agli incentivi che ridurrà drasticamente gli oneri previsti dalla normativa oggi in vigore. Al GSE sarà affidato il compito di ricorrere ad una raccolta di risorse sul mercato finanziario, il cui ammontare sarà fissato annualmente dal Ministro dello Sviluppo Economico sulla base dei trend economici e della differenza di prezzo dell’energia elettrica tra Italia e altri Paesi europei. Su tali risorse sarebbero pagati, attraverso la componente A3 della bolletta, i soli interessi annuali e, a scadenza, il capitale.
“Come ANIE Rinnovabili siamo soddisfatti del supporto di Confindustria, che ha condiviso le istanze del settore presentando la  proposta del bond su cui c’eravamo confrontati nelle settimane scorse e che rappresenta una soluzione alternativa assolutamente efficace” commenta Emilio Cremona, Presidente di ANIE Rinnovabili. “Si tratta infatti – continua Cremona – di un’azione importante che incide sulla componente A3 della bolletta senza ricadere sul Bilancio dello Stato.”
Le proposte Free - Il coordinamento Free ha presentato una serie di modifiche per i punti del Decreto 91 che prevedono, all'articolo 24 per l'autoconsumo, di non trattare chi “autoconsuma” l'energia rinnovabile prodotta alla stregua di chi dovrebbe essere tassato, perché inquina (principio basilare al quale si ispirano le norme europee); l’associazione propone, poi, l'abolizione dell'articolo 25 che prevede l'introduzione di oneri per i controlli degli impianti a carico dei soggetti responsabili degli impianti stessi, “cosa che invece dovrebbe essere a carico dell'Ente controllante come accade per tutti i controlli, facoltà della Pubblica Amministrazione”; mentre all'articolo 26, quello che prevede la riduzione dal 17 al 24% degli incentivi contrattualizzati per gli impianti fotovoltaici superiori a 200 KW, “siamo di fronte - secondo Free - ad una violazione del diritto, tramite una misura retroattiva che esporrebbe il nostro Paese ad azioni di rivalsa anche internazionali”. Infine, all'articolo 14 che “ripristina la facoltà di combustione a bordo campo del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature, o ripuliture in loco: saremmo di fronte alla reintroduzione di una pratica potenzialmente dannosa per l'ambiente, che farebbe venire meno la possibilità di valorizzare a livello energetico questi scarti agricoli; per questo, si propone che il Governo ridisegni la materia, finalizzando un intervento al recupero energetico”.

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Presidente Anie Rinnovabili
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