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Tutti i comuni d’Italia sono rinnovabili. Lo dice il dossier di Legambiente

where Roma when Mer, 28/11/2018 who roberto

In tutti i 7.978 municipi sono stati installati uno o più impianti green. Solo 10 anni fa erano 356. Il dossier presentato al Forum QualEnergia

Le energie rinnovabili sono presenti fotovoltaico-impianti-tetto.jpgovunque in Italia. In tutti i 7.978 municipi del nostro Paese sono stati installati uno o più impianti da fonti rinnovabili (10 anni fa erano solo 356); sono ben 7.862 i Comuni in cui sono presenti impianti fotovoltaici, 6.822 quelli del solare termico, 1.489 quelli del mini idroelettrico e 1.025 quelli dell’eolico, 4.130 quelli delle bioenergie e 595 quelli della geotermia. I dati arrivano dal dossier di Legambiente Comuni Rinnovabili 2018 presentati in occasione del Forum QualEnergia organizzato insieme a La Nuova Ecologia e Kyoto Club
 
Dai dati emerge inoltre che ben 3.060 comuni sono diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 58 per quelli termici, mentre 37 municipi si confermano rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie. In dieci anni la produzione da rinnovabili è cresciuta di oltre 50 TWh, con un contributo delle rinnovabili che è passato dal 15 al 34,4% rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 17,7% in quelli complessivi.
 
Nel confronto tra le regioni, la Lombardia è la regione con il maggior numero di impianti a fonte rinnovabile in Italia, con 7.989 MW installati, grazie soprattutto all’eredità dell’idroelettrico del secolo scorso. La Puglia è invece la regione col maggior numero di installazioni delle “nuove” rinnovabili, ossia solare e eolico (5.056 MW su 5.388 MW totali).
Dall’incontro è emerso che negli ultimi cinque anni la crescita delle installazioni è fortemente rallentata, la media per il solare è stata di 407 MW all’anno e di 301 MW per l’eolico. Il segnale positivo è però che nel fotovoltaico gli impianti sono andati avanti malgrado lo stop agli incentivi, con 233mila impianti realizzati di piccola taglia negli ultimi tre anni.
 
“Il nuovo Piano energia e clima, che l’Italia dovrà presentare in una prima versione entro dicembre 2018, dovrà fissare la traiettoria degli obiettivi e delle politiche al 2030, inquadrate dentro una strategia di lungo termine al 2050 di decarbonizzazione dell’economia, come previsto dalle nuove direttive europee" afferma il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini.
Domenica, sottolinea Zanchini, "si apre la Conferenza sul Clima a Katowice, in Polonia, e ci aspettiamo che il nostro Governo si batta per mettere in campo un’azione climatica ambiziosa, coerente con l’obiettivo di fermare l’aumento delle emissioni entro 1,5 °C, in modo da ridurre in maniera significativa i danni climatici non solo per i paesi più poveri e vulnerabili, ma anche per l’Europa".
“L'accelerarsi di fenomeni climatici estremi fa capire che siamo ormai decisamente entrati nella crisi climatica" afferma il direttore scientifico di Kyoto Club Gianni Silvestrini, secondo cui: "questo fatto impone di alzare notevolmente l'attenzione della politica su questa emergenza/quotidianità. Vanno dunque avviate strategie efficaci sia sul fronte della difesa che sull'adozione di politiche di riduzione drastica dei gas climalteranti. Insomma, quella del clima deve diventare una priorità per il Governo”.

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