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​L’Unione europea approva il bilancio al 2020, 23 miliardi per rinnovabili ed efficienza

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 26/11/2013 who redazione

L’Europa stanzierà almeno 23 miliardi per finanziare energie rinnovabili, efficienza energetica, reti intelligenti, risparmio energetico e mobilità urbana

L’Unione europea ha approvato il bilancio di spesa per il periodo 2014-2020, dopo un voto con 537 voti a favore, 126 contrari e 19 astensioni che ha posto fine a una lunga battaglia. L’Unione Europea stanzierà almeno 23 miliardi per finanziare energie rinnovabili, efficienza energetica, reti intelligenti, risparmio energetico e mobilità urbana.
Inoltre, è stato approvato lo stanziamento di 15 miliardi di euro, di cui 2,5 - 3  miliardi dovrebbero andare all’Italia, per migliorare le comunicazioni stradali, ferroviarie e marittime tra i diversi Stati membri (le cosiddette reti transeuropee TEN) perché l’UE punta, soprattutto, a migliorare l’efficienza delle autostrade  del mare per alleggerire il traffico su gomma.    
Il quadro finanziario pluriennale dell’Ue per il periodo  2014-2020 sarà di 960 miliardi di euro in impegni finanziari e 908 miliardi in pagamenti (a prezzi del 2011). Il Presidente  Martin Schulz si è detto felice del voto “estremamente importante”, ma parla di cifre stanziate “molto lontane dalla perfezione”, il Parlamento europeo avrebbe “preferito un bilancio pluriennale più ambizioso”. Il portafogli è più magro e ogni euro speso deve essere utilizzato con attenzione. Questo il messaggio del Parlamento europeo che ha richiesto che i fondi non utilizzati vengano trasferiti nel  budget dell’anno successivo o in altri parti del bilancio.     
“Abbiamo però introdotto - ha spiegato Ivailo Kalfin, il negoziatore socialista dell’Aula - un nuovo meccanismo di flessibilità per ottimizzare l’utilizzo dei fondi disponibili e per contribuire a compensare la riduzione del bilancio”.    
Il budget verrà, inoltre, ridiscusso nel 2016, permettendo ai deputati eletti nel maggio prossimo una possibile revisione. Gli Stati membri hanno voluto creare dei gruppi di lavoro per trovare nuovi sistemi per modernizzare la raccolta dei fondi dell’UE.
 
 

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