Tecnologia

Assistal attiva corsi per spiegare la certificazione alle aziende. Sempre in tema di gas fluorurati (quelli a effetto serra contenuti nei climatizzatori), è polemica per la revisione del regolamento europeo

Novità per la certificazione F-gas: dal 12 febbraio 2013 è scattato l’obbligo di iscrizione al Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate. La novità, stabilita dal ministero dell’Ambiente, è già stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale”. 
Il registro è operativo presso il ministero dell’Ambiente ed è gestito dalle camere di commercio competenti, capoluogo di regione e di provincia autonoma.
L’Assistal, Associazione nazionale costruttori di impianti, per supportare le imprese e il loro personale nella certificazione, ha previsto corsi di formazione ad hoc. Il primo si tiene a Milano il 4, 5 e 6 marzo 2013; seguiranno le date di Padova (14, 15 e 18 marzo). Il calendario completo è disponibile qui. 
Sempre in tema di gas fluorurati, secondo il Co.Aer – l’Associazione dei costruttori di apparecchiature e impianti aeraulici – le nuove disposizioni introdotte dalla proposta di revisione del Regolamento europeo numero 842/2006 su taluni gas ad effetto serra non porterebbero alcun vantaggio reale per la salvaguardia dell’ambiente. Ma, al contrario,  aumenterebbero i rischi di maggiori emissioni di hfc in atmosfera.
“In particolare, non si capisce il senso dell’articolo 12 – commenta Giampiero Colli, segretario del Co.Aer – che imporrebbe la vendita di apparecchiature di climatizzazione, di refrigerazione e di pompe di calore senza il refrigerante. In base all’articolo 12, la carica di refrigerante andrebbe infatti effettuata sul luogo dell’installazione. Per assurdo, è come se un’automobile uscisse dalla fabbrica e venisse consegnata all’acquirente senza liquido dei freni e olio del motore.”