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Clima, con l’effetto Hammam previsioni meteo più facili

where Milano when Mer, 27/03/2019 who roberto

Pubblicati su Nature Communications i risultati della ricerca del team europeo, alla quale ha partecipato anche la Fondazione CMCC

L’ “Hammam Effect”, cioè l’effetto clima-meteo.jpgche si ha quando l'oceano, più caldo di 4 °C rispetto alla temperatura osservata a fine '800, modificherebbe significativamente le proprietà caotiche dell'atmosfera, facilitando le previsioni meteorologiche. È quanto ha rivelato un recentissimo e innovativo esperimento di climatologia condotto da un team di ricercatori europei , tra cui Carmen Alvarez-Castro, ricercatrice della Divisione Climate Simulation and Prediction (CSP) della Fondazione CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e coordinato da Davide Faranda (LSCE, Francia).
 
La ricerca è pubblicata nell'ultimo numero della prestigiosa rivista Nature Communications con il titolo "The hammam effect or how a warm ocean enhances large scale atmospheric predictability". Ci sono voluti enormi quantità di dati da analizzare, l'uso di molti modelli climatici (tra cui anche i modelli della Fondazione CMCC compresi tra gli esperimenti CMIP5, quelli che hanno contribuito all'ultimo Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell'IPCC) che hanno consentito di studiare i dati di pressione atmosferica e temperatura del mare nel periodo 1850-2100.
 
Utilizzando tecniche sviluppate recentemente nell'ambito della teoria dei sistemi dinamici, un ramo della matematica applicata, il team di ricercatori ha quindi analizzato la coerenza del cambiamento di predicibilità tra i modelli e le osservazioni per quel che riguarda il passato (dal 1850 fino ad oggi) e la coerenza delle previsioni future in diversi scenari di concentrazione di gas a effetto serra in atmosfera. Tre gruppi di simulazioni climatiche sono stati presi in considerazione: un primo gruppo ha riguardato condizioni simili a quelle presenti, un secondo gruppo si è riferito a simulazioni in cui l'oceano avesse una temperatura di 4°C superiore rispetto all'epoca pre-industriale, nell'ultimo gruppo si è simulata una concentrazione di gas a effetto serra in atmosfera quattro volte superiore all'età pre-industriale. La ricerca ha così constatato un aumento della predicibilità nel secondo gruppo, quello in cui le simulazioni facevano registrare un aumento di temperatura dell'oceano.
 
Tuttavia - sottolineano gli autori - se, da una parte, il riscaldamento dell'acqua conduce a una migliore predicibilità del meteo, non bisogna però dimenticare che queste stesse condizioni climatiche corrispondono a rilevanti cambiamenti nei regimi meteorologici e quindi nel regime delle precipitazioni che, nelle condizioni simulate, porterebbero a situazioni molto diverse da quelle a cui siamo abituati oggi.

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