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Csea presenta i risultati della ricerca di sistema elettrico: sono un terzo della ricerca in campo energetico

where Roma when Mer, 17/04/2019 who roberto

​Al centro della ricerca i temi dell’elettricità per la decarbonizzazione e le smart communities

Le smart communities, le rinnovabili di ricerca-sistema-elettrico.pngultima generazione, un accumulo efficiente e la sicurezza della rete: per dare una spinta all'innovazione della società e dell'economia italiana serve un elevato livello di ricerca nel settore elettrico, che - con l'affacciarsi della transizione energetica e il progressivo superamento dei combustibili fossili - necessita di investimenti e risorse.

In Italia, circa un terzo della ricerca in campo energetico (70 milioni l'anno rispetto ai 220 complessivi) si svolge grazie alla Ricerca di Sistema Elettrico, che viene finanziata ai centri di ricerca e alle università da tutti gli utenti del sistema elettrico. Con meno di 80 centesimi a famiglia all'anno, l'equivalente del costo di un caffé, i cittadini sostengono l'innovazione attraverso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali. La diffusione dei risultati ottenuti dell'ultimo triennio e le prospettive della ricerca del Sistema Elettrico sono stati al centro del convegno che la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) ha organizzato a Roma. A presentare sia le prospettive della RDS che a raccontare i risultati dei progetti finanziati c’erano Davide Crippa, sottosegretario MISE; Stefano Besseghini , presidente Arera; Maurizio Del Fanti, Amministratore delegato RSE; Federico Testa, presidente Enea; Emilio Fortunato Campana, direttore DIITET CNR; Enrico Antognazza e Giandomenico Manzo, rispettivamente direttore generale e commissario di CSEA.

I progetti portati avanti dalla ricerca di sistema riguardano: la sicurezza del sistema legata anche all'intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi; i test per aumentare la produzione di energia da residui di lavorazione e da scarti, per far crescere le capacità produttive del Paese nel campo della bioenergia e dell'economia circolare; gli esperimenti sui nuovi materiali capaci di migliorare le prestazioni dello storage di energia, in modo da rendere più funzionale l'intera rete elettrica e ottimizzare il contributo delle fonti rinnovabili. Per questo l'ultimo piano triennale ha stanziato 210 milioni per il 2015-2017 e poi 42 milioni per l'anno 2018 per circa 250 progetti. Risorse che hanno contribuito a rendere gli enti di ricerca che li hanno svolti leader mondiali nel settore delle smart grid, del fotovoltaico, nell'efficienza energetica.

Le attività, programmate dal ministero dello Sviluppo Economico, sono state finanziate dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali mediante prelievi a carico del Fondo per finanziamento delle attività di ricerca istituito presso la CSEA e alimentato dal gettito della componente tariffaria A5, stabilito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e pari a circa 0,027 centesimi di euro per chilowattora:  il costo di un caffé all'anno per ogni famiglia italiana. Con questa cifra è stato possibile dare un contributo significativo alla vitalità della ricerca italiana.

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csea
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