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Ecco gli otto oscar dell’Innovazione amica dell’ambiente

where Milano when Lun, 17/12/2012 who redazione

Dalle app per ciclisti urbani all’edilizia verde fino ai fusti della birra che non emettono CO2: l’hanno spuntata tra 165 candidati al premio annuale di Legambiente. Un progetto su tre arriva dal nord. Per Cogliati Dezza la green economy si conferma settore anticrisi nel quale occorre investire di più

Innovazione fa rima con territorio, imprese e cittadini, ma anche con web e crowdsourcing: sono 165 realtà che hanno partecipato alla dodicesima edizione del premio Innovazione amica dell’ambiente. “Un risultato numerico e qualitativo migliore dell’edizione 2011 – furono 160 le innovazioni iscritte lo scorso anno – che vede l’economia verde quale efficiente catalizzatore di cambiamento e sostenibilità anche in tempo di crisi”, sottolinea Legambiente che ha promosso l’award in parternariato con Confindustria, regione Lombardia, Politecnico di Milano, università Bocconi e con il contributo della fondazione Cariplo e della Camera di commercio milanese.
Sono Bikedistrict, con la mappa online del ciclista urbano, Bosch, grazie alla linea Verde&Green School, Car2Go, con il suo sistema mondiale di car sharing a flusso libero, Carlsberg Italia grazie al DraughtMaster modular 20, Grow the Planet, start up digitale per l’autoproduzione agricola e la cultura ambientale, il laboratorio di architettura Brennone 21, grazie al recupero “carbon zero” dell’edilizia storica di base, Lelli & associati architettura e Magazè, con una proposta di abitare collettivo, Manifattura Maiano e RecycleTherm Km0 i vincitori dell’edizione 2012 dell’Innovazione amica dell’ambiente. 
“Scorrendo i premiati si scopre che l’innovazione green, utile, intelligente, spesso economica sta ormai dentro le nuove ristrutturazioni di edifici abitati, il modo di muoversi in città, i beni che acquistiamo, le app che possiamo scaricare sui nostri cellulari”, commenta Andrea Poggio, vice direttore di Legambiente. “Anzi – prosegue – ci accorgiamo di poter partecipare ai processi innovativi, determinarne il mercato, influenzarne le caratteristiche. Una rivoluzione è in atto. Dentro la crisi, in risposta alla crisi, nonostante la crisi”.
Le realtà premiate oggi “dimostrano la vitalità di una parte del paese che ha accettato la sfida della green economy – insiste il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. – Per sostenere e promuovere questo tipo di sviluppo dovremmo però investire molto di più in innovazione e ricerca. Settori in cui l’Italia risulta essere tra le ultime in classifica destinandogli solo l’1,27% del Pil, meno della Spagna (1,38%) e della Repubblica Ceca (1,53%), e lontanissima dai paesi capofila come la Finlandia che destina al futuro ben il 3,96% del proprio prodotto interno lordo”.
Il premio 2012 ha registrato 57 innovazioni nell’area mobilità, energie e clean technology, cinquanta nell’uso efficiente delle risorse e gestione rifiuti, quaranta nell’edilizia, riqualificazione e rigenerazione urbana e 18 in agricoltura, alimentazione, tessile, patrimonio e turismo. La distribuzione geografica delle proposte pervenute pone le regioni del nord in testa con 99 innovazioni (il 60% del totale), seguite dal centro con 36 (21,8%) e sud e isole con trenta, pari al 12,12% delle iscrizioni.

Info: www.premioinnovazione.legambiente.org

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