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Eni presenta a Gela l’impianto pilota di biocarburanti

where Gela (Caltanissetta) when Mer, 13/02/2019 who roberto

Syndial, azienda del gruppo Eni, ottiene dalla frazione organica della raccolta differenziata il 15% di biodiesel per navi, l’1% di biometano e il 70% di acqua, buona per scopo irriguo

Si apre un capitolo nuovo pereni-wastetofuel.jpg l'industria energetica a Gela: dopo la chiusura della chimica e del ciclo di raffinazione del petrolio, tutto è pronto per trasformare i rifiuti in risorse da cui estrarre biocarburanti.
 
La Syndial, azienda del gruppo Eni, ha presentato alla presenza dell'amministratore delegato Vincenzo Larocca il suo impianto-pilota Forsu che, applicando un metodo proprio di lavorazione, "waste to fuel", ottiene dalla frazione organica della raccolta differenziata il 15% di bio diesel (pronto da usare come carburante per navi), l’1% di bio-metano e il 70% di acqua, buona per essere riutilizzata a scopo irriguo o nei processi industriali.
 
L'esperimento di Gela, che impegna una decina di tecnici, è propedeutico alla realizzazione di impianti industriali da 150mila tonnellate annue di rifiuto umido che l'azienda intende realizzare in Italia. Syndial non ha escluso che un altro impianto così possa nascere a Gela. Tutto dipende dalla quantità e, soprattutto, dalla qualità della raccolta differenziata in Sicilia, che nei prossimi quattro anni dovrebbe passare dalle attuali 200mila tonnellate alle previste 500mila tonnellate annue del 2023.
 
Ed è tutto pronto anche per l'avvio alla produzione della "Green Refinery" costruita dopo la firma del protocollo d'intesa del 2014 al Mise. L'entrata in produzione è prevista per metà marzo. Sono stati spesi 300 milioni di euro. La materia prima saranno olio di palma e l'olio usato nelle fritture. Una ditta privata si occuperà del pre-trattamento di questi oli. Altre aziende si stanno dicendo interessate a un loro insediamento nell'ex petrolchimico, mentre le università siciliane hanno espresso l'intenzione di approfondire studi e ricerche con l'Eni in questo settore.
 
"Si apre per Gela un nuovo orizzonte di deindustrializzazione - ha detto Bernardo Casa, del settore Refining & Market. - . Alle imprese che vogliono venire qui - ha aggiunto - non dico che dobbiamo mettere il tappeto rosso per favorirne l'insediamento, ma non vanno nemmeno scavate trincee per ostacolarle".

immagini
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