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Il grafene potrebbe essere il disinfettante del futuro, lo dice uno studio italiano presentato a Los Angeles

where Milano when Lun, 04/04/2016 who michele

Università Cattolica del Sacro Cuore e Cnr pubblicano un’analisi che illustra i successi del nanomateriale contro Staphylococcus aureus e Candida albicans 

grafene.jpgIl grafene potrà essere impiegato in forma di gel per rimuovere funghi e batteri killer in ospedale. Lo dice una ricerca della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, realizzata in collaborazione con l’Isc-Cnr Cnr di Roma.
I risultati dello studio sono stati presentati in un convegno internazionale a Los Angeles: si tratta di una formulazione (gel o liquida) a base di grafene, un nanomateriale costituito di carbonio che si trova anche nella mina delle matite, fatta di grafite; secondo il gruppo di ricerca della Cattolica formato Marco De Spirito e Massimiliano Papi dell’Istituto di fisica e da Maurizio Sanguinetti e Francesca Bugli dell’Istituto di microbiologia e virologia, insieme a Claudio Conti, direttore dell’Isc-Cnr, il grafene, o meglio l’ossido di grafene, può annientare batteri e funghi killer ospedalieri come lo Staphylococcus aureus e la Candida albicans. Lo studio è stato presentato da Valentina Palmieri dell’Istituto di fisica dell’Università in occasione del 60° convegno annuale della Società di Biofisica svoltosi nel mese di marzo a Los Angeles.

Il team ha esaminato l'effetto dell’ossido di grafene su tre batteri: Staphylococcus aureus e Enterococcus faecalis, causa di infezioni opportunistiche e nosocomiali, e Escherichia coli, che può provocare intossicazioni alimentari anche gravi. I ricercatori hanno dimostrato che ossido di grafene,  in fogli di circa 200 nanometri e in soluzione acquosa è in grado di eliminare circa il 90% di S. aureus e E. faecalis, e circa il 50% di E. coli in meno di due ore. Lo studio ha inoltre dimostrato l’efficacia del nuovo ritrovato contro i batteri anche a concentrazioni bassissime (inferiori a 10 µg/ml – microgrammi per millilitro).

Il grafene ha un meccanismo d’azione triplice: può tagliare come una lama le pareti dei batteri, uccidendoli; può intrappolarli come un lenzuolo, isolandoli dal mondo esterno e quindi in un certo senso ‘soffocandoli’; può alterarne il metabolismo impedendo che si moltiplichino. È proprio questa triplice azione che lo rende superiore ad altri agenti antibatterici oggi in uso. Il team ha anche scoperto che l'ossido di grafene è efficace contro il fungo Candida albicans che causa infezioni pericolose in ospedale, con un'efficacia simile a quella trovata per E. coli.

immagini
Struttura molecolare del grafene
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