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Coinvolti marchi popolari come The North Face, Patagonia, Adidas e l’italiana Salewa. Due laboratori indipendenti hanno testato diciassette capi d’abbigliamento outdoor alla ricerca di perfluorinati e perfluorocarburi (PFCs)

Greenpeace ha denunciato la presenza di “sostanze chimiche nell’abbigliamento sportivo” di marchi popolari come The North Face, Patagonia, Adidas e l’italiana Salewa. La denuncia arriva da Greenpeace che ha riferito di test effettuati da “due laboratori indipendenti che hanno testato 17 capi d’abbigliamento outdoor alla ricerca di perfluorinati e perfluorocarburi (PFCs)" e che, particolare ancora più importante “queste sostanze chimiche pericolose sono state trovate in tutti i campioni”.
“Le aziende di abbigliamento outdoor usano, molto spesso, le immagini di una natura selvaggia e incontaminata nella loro pubblicità, eppure i loro prodotti contengono sostanze pericolose che contaminano persino la neve in alta montagna - ha spiegato Chiara Campione, coordinatrice dello studio The Fashion Duel di Greenpeace Italia, aggiungendo - . Non è un problema dei soli Paesi dove si trovano le industrie tessili. Il nostro studio dimostra sostanze come i Pfc, altamente volatili, evaporando, viaggiano anche nell’aria che respiriamo oltre che nell’acqua, quando facciamo il bucato”. I Pfc sono stati trovati anche nelle membrane impermeabili, come il Gore-Tex.
Si tratta di composti altamente persistenti nell’ambiente, che possono danneggiare il sistema immunitario e la incidere sulle capacità riproduttive, fino a portare anche a malattie della tiroide, hanno denunciato gli ambientalisti.