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Dal MIT arrivano i “nano spazzini” che puliscono acqua e suoli inquinati

where Boston (Usa) when Lun, 03/08/2015 who roberto

Si tratta di particelle che si legano agli inquinanti e, una volta esposte alla luce ultravioletta, si spogliano del loro strato esterno e si aggregano per formare dei grumi che possono essere facilmente raccolti e rimossi

massachusettsinstituteoftechnology170695.pngArrivano dal celeberrimo Massachusetts Institute of Technology dei “nano spazzini” in grado di pulire acque e suoli inquinati. Si tratta di minuscole particelle messe a punto dai ricercatori coordinati da Robert Langer del Mit e testate con successo per risanare terreni contaminati e acque reflue, che potrebbero trovare una prima applicazione nel ripulire dalle sostanze tossiche la carta da riciclare: nei test hanno rimosso fino al 100% delle sostanza indesiderate.
Le particelle si legano agli inquinanti e, una volta esposte alla luce ultravioletta, si spogliano del loro strato esterno e si aggregano per formare dei grumi che possono essere facilmente raccolti e rimossi con il loro carico di sostanze inquinanti.
Test molto incoraggianti - Nei test i nuovi ritrovati, oltre ad avere un’efficacia del 100% nella rimozione delle sostanza tossiche, non hanno l'inconveniente di formare prodotti secondari potenzialmente tossici, a differenza delle tecnologie simili realizzate finora. Secondo i ricercatori, i “nano spazzini” sono adatti soprattutto a rimuovere dall'ambiente le sostanze chimiche che alterano le funzioni del sistema ormonale umano con conseguenze sulla salute.
Le particelle riescono a rimuovere con efficienza anche un'altra sostanza chimica dannosa, il bisfenolo, usato nella plastica e nella carta termica utilizzata per gli scontrini.

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