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La mobilità che cambia: ogni giorno oltre 1 milione di italiani utilizza veicoli condivisi

where Milano when Mer, 08/05/2019 who roberto

Presentato il 18° Rapporto ANIASA: mobilità a noleggio sempre più protagonista, ma l’incertezza economica e i recenti provvedimenti governativi ne rallentano il trend

Anche in Italia la mobilità sta cambiando,noleggio-lungo-termine.jpg sulla spinta di un fenomeno globale che, in misura crescente, sta spingendo gli automobilisti al passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli. Oggi la flotta della smart mobility, in noleggio o in sharing sulle strade italiane, ha superato quota 1 milione: ogni giorno per ragioni di business e turismo oltre 900.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 130.000 quelli del noleggio a breve termine e 33.000 il car sharing. È quanto emerge dalla presentazione della 18esima edizione del Rapporto ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità (noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, fleet management e servizi di infomobilità e assistenza nell’automotive).
 
Gli ostacoli della politica - Dal documento emerge tuttavia che l’incertezza economica e le frizioni politiche, sommate alle antiquate normative in tema di mobilità e ad alcuni inefficaci recenti interventi (su tutti la normativa bonus-malus e il prolungamento della penalizzazione fiscale per l’auto aziendale), stanno di fatto rallentando il trend, che presenta ricadute virtuose in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza, oltre a costituire un volano per lo sviluppo economico e turistico del nostro Paese. Il noleggio si conferma cartina di tornasole del quadro economico e del livello di fiducia del Paese, nonché pilastro del settore automotive (1 auto immatricolata su 4 è a noleggio) che costituisce l’11,1% del PIL e il 16,6% del gettito fiscale”. Nel 2018 il settore del noleggio e del vehicle sharing ha complessivamente registrato una crescita della flotta, che ha superato di slancio il milione di veicoli in circolazione (1.092.000 unità e + 12% vs 2017), e del fatturato, ormai vicino ai 7 miliardi di euro (6,8 miliardi e +10% vs 2017). Il positivo andamento ha subito un deciso rallentamento nella seconda parte dell’anno con le immatricolazioni che, dopo anni di crescita in doppia cifra, hanno rallentato la corsa (482.000, +0,4%), pur confermando la significativa incidenza sull’intero mercato automotive (quasi il 25%).
I numeri del primo trimestre - I dati relativi al primo trimestre del 2019 hanno confermato la rilevanza del settore e il contestuale rallentamento del trend di nuove immatricolazioni (-14%). A frenare lo sviluppo, oltre a ragioni di calendario (festività pasquali e “ponti” nel mese di aprile) per il noleggio a breve termine, è il quadro di incertezza economica che sta rallentando le scelte di mobilità di privati e aziende. A ciò si aggiungono alcune misure assunte negli ultimi mesi a livello nazionale (normativa bonus-malus) e locale (blocchi della circolazione anche per i veicoli diesel Euro 6), che hanno prodotto un generale clima di attesa. Effetto congiunto di queste dinamiche è la forte propensione a prorogare i contratti in essere e a posticipare le decisioni. Le scelte di 77.000 aziende di ogni dimensione e di 2.900 pubbliche amministrazioni che si affidano al noleggio long term, cui si aggiungono nel 2018 i 5,3 milioni di contratti per esigenze di breve termine e i 12 milioni di noleggi del car sharing, testimoniano i vantaggi della formula ormai entrata a far parte dello stile di vita di molti italiani. Senza contare la grande novità del mercato: il noleggio a lungo termine ha raggiunto i privati, automobilisti (senza partita IVA) che scelgono di rinunciare stabilmente all’acquisto dell’auto. Dai 25.000 contratti targati 2017, questo canale è arrivato a 40.000 a fine 2018 e al termine di quest’anno si prevede supererà quota 50.000.
 
La crescita del car sharing - Il 2018 è stato un anno di ulteriore crescita e di consolidamento per il vehicle sharing: è cresciuto il numero di iscritti, ormai prossimo a quota 1 milione e 800mila. A fronte di una flotta stabile a 6.600 unità, il numero di noleggi è salito di circa il 27% rispetto al 2017, raggiungendo quasi i 12 milioni di contratti. Milano e Roma si confermano regine dell’auto condivisa con 9,5 milioni di noleggi, oltre l’80% del totale. Oggi ci si affida allo sharing per necessità di lavoro o ricreative, tutti i giorni della settimana e nelle diverse fasce orarie, con un picco di utilizzo nella fascia pre-serale (16-19). L’utilizzatore medio è uomo (63% del totale, ma si registra un progressivo aumento del pubblico femminile) e ha poco più di 35 anni.
 
“Se si apprezza sul fronte istituzionale - rileva il Presidente ANIASA, Massimiliano Archiapatti - la volontà di aggiornare un Codice della Strada fermo al 1992, che non considera l’evoluzione della sharing mobility e non contempla adeguatamente neanche il noleggio, non altrettanto può dirsi per misure poco efficaci come la normativa bonus-malus sull’auto”. “Lascia poi particolarmente delusi  la recente ulteriore richiesta alla UE di tenere fermo al 40% per altri tre anni (fino al 2022) il regime di detraibilità dell’IVA per le auto aziendali. Una nuova beffa per le aziende italiane, che si devono misurare ogni giorno con i concorrenti europei, agevolati da una detraibilità del 100%, oltre che da una maggiore deducibilità dei costi di mobilità. Il sistema imprenditoriale italiano necessita di una revisione della normativa fiscale sulle auto aziendali con un riequilibrio, anche graduale, ai livelli degli altri Paesi. Si commenta da solo il fatto che oggi in Germania si goda di un vantaggio fiscale del 100% ed in Italia solo del 19%”.

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