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Quelli del no a Greta – 500 scienziati nel mondo (specie italiani) dicono che non c’è un'emergenza climatica

where Milano when Mer, 02/10/2019 who roberto

Ci sono anche Prodi, Zichichi e Battaglia tra gli scienziati italiani che hanno firmato un appello mondiale nel quale si dice che l’origine umana del riscaldamento globale è poco più di una congettura non dimostrata

Un gruppo di 500 scienziati nel greta-thunberg.jpgmondo tra cui 113 italiani (tra geologi, fisici ma anche ingegneri e chimici) si scaglia contro la tesi del cambiamento climatico di origine antropica. Hanno così sottoscritto un documento internazionale dal titolo "Non c'è una emergenza climatica" nel quale si sostiene che: non esiste un consenso scientifico unanime sull'origine umana del riscaldamento globale; che è un fenomeno che si è verificato anche in passato per cause naturali; e che le politiche di riduzione delle emissioni sono inutili per governare il clima e negative per lo sviluppo economico.

Tra i firmatari dell'appello ci sono, tra gli altri, Franco Prodi, docente di Fisica dell'Atmosfera a Ferrara, Renato Ricci, già presidente delle Società di Fisica italiana ed europea, il fisico Antonino Zichichi ma anche Franco Battaglia che insegna chimica all’Università di Modena.

"Il riscaldamento globale antropico - scrivono i firmatari - è una congettura non dimostrata e dedotta solo da alcuni modelli teorici climatici. La letteratura scientifica recente ha messo sempre più in evidenza l'esistenza di una variabilità climatica naturale legata soprattutto ai grandi cicli millenari, secolari e pluridecennali dell'attività solare e della circolazione oceanica, che sono stati responsabili di altri periodi caldi degli ultimi 10.000 anni". Per i firmatari, "il cosiddetto consenso scientifico a favore del contributo antropico non sussiste, essendovi invece una notevole variabilità di opinioni tra gli specialisti del settore, climatologi, meteorologi, geologi e geofisici".

"E' scientificamente poco realistico - prosegue l'appello - individuare nelle emissioni umane praticamente l'unica causa del riscaldamento osservato dal secolo passato ad oggi e, quindi, le previsioni allarmistiche per il prossimo futuro dedotte da modelli climatici proponenti tale ipotesi non sono credibili". "Posta la cruciale importanza che hanno i combustibili fossili per l'approvvigionamento energetico dell'umanità - conclude l'appello -, suggeriamo che non si aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l'illusoria pretesa di governare il clima".

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