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​Ogm in Friuli, Serracchiani replica a Orlando: il Governo colmi le lacune normative

where Trieste when Lun, 14/10/2013 who redazione

Il governatore del Friuli ricorda che il decreto del Ministero della Salute del luglio 2013 non è base normativa sufficiente per procedere contro gli agricoltori

“Oltre all’impossibilità di irrogare una sanzione, non vi è alcuna base normativa che renda legittimo un qualunque provvedimento amministrativo regionale per distruggere le colture Ogm in atto”. Così la presidente della Regione Friuli, Debora Serracchiani, al ministro dell’Ambiente Orlando sulle colture geneticamente modificate. Orlando, nei giorni scorsi, aveva chiesto per lettera alla presidente di assicurare una "completa attuazione del divieto di coltivazione del mais Mon 810".
L’intervento del dicastero era stato sollecitato da Stefano Masini, coordinatore della task force per una Italia libera da Ogm e responsabile ambiente della Coldiretti.
“Segnaliamo - si legge nella nota indirizzata a Orlando da Coldiretti a firma di Masini - la grave situazione venutasi a creare a Pordenone a seguito della illegittima messa a coltura di mais Ogm. Infatti, nonostante il decreto del Ministero della Salute 12 luglio 2013, adottato con il tuo concerto, la Regione Friuli Venezia Giulia ha stabilito, con propria ordinanza, una diversa disciplina inerente alla raccolta del mais senza tener conto del divieto, con ciò escludendo che la fase della raccolta debba intendersi necessariamente quale esito dell’attività di coltivazione".
“La Regione - ha spiegato ancora Serracchiani - ha costantemente monitorato la situazione dei campi con mais Ogm, ma non ha elementi per procedere penalmente contro i conduttori dei fondi. Puntualizzando che “appena emesso il decreto interministeriale, la Regione Friuli Venezia Giulia si è tempestivamente attivata per darvi applicazione nel proprio territorio”.
La presidente del Friuli Venezia Giulia ha ricordato anche che “ai sensi dell’articolo 299 del decreto legislativo 152/2006, l’accertamento del danno ambientale compete allo Stato, proprio attraverso il Ministero all’ambiente. Rispetto all’attività del Ministero, le Regioni possono semplicemente prestare la propria collaborazione”, la presidente precisa che “in tal senso la Regione Friuli Venezia Giulia è pronta a offrire la sua massima disponibilità”.
 
 

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