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Progetto Renovo, nelle biomasse la risposta all’abbandono dei terreni agricoli e forestali

where Mantova when Mar, 18/06/2013 who michele

Il 13% del territorio italiano è a rischio dissesto idrogeologico. L’idea che parte da Mantova: un network di centrali cogenerative per trasformare il cippato delle aree boschive in abbandono in energia da biomasse

In Italia circa 4 milioni di ettari di terreno agricolo e forestale, pari al 13% del territorio, è a rischio di erosione e frane. Servirebbero, pertanto, almeno 40 miliardi di euro per la sua messa in sicurezza. I dati sono contenuti nelle “Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico” rilasciate lo scorso marzo dal ministero dell’Ambiente.
Di fronte a questi numeri, Renovo – realtà mantovana che promuove lo sviluppo di progetti legati alle energie rinnovabili – lancia progetto per trasformare il cippato da bosco in biomasse, dando soluzione al problema dello stato di abbandono delle aree boschive che comporta un forte rischio di incendio e, in generale, di dissesto. L’intervento proposto da Renovo, in particolare, mira alla realizzazione di un network di centrali termoelettriche cogenerative di piccola taglia, alimentate utilizzando biomassa legnosa ottenuta da scarti agricoli, agroindustriali e agroforestali da filiera corta (cippato da bosco, resti di ulivi e vigne raccolti nei territori adiacenti agli impianti, e così via).
Secondo l’azienda mantovana, infatti, questo è il miglior modo per trasformare degli oneri per la società, in termini di rischio e di costi di smaltimento, in risorse da trasformare in energia termica messa a disposizione degli abitanti e imprenditori locali, a prezzi vantaggiosi.
“Il settore agroforestale italiano – sintetizza Stefano Arvati, presidente di Renovo Bioenergy – può così diventare una leva strategica del paese perché, oltre a garantire la produzione di cibo, può contribuire alla riduzione delle emissioni dei gas serra”.
 

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