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​Da rifiuto a compost: un progetto Italia-Tunisia per rimuovere la posidonia

where Roma when Lun, 06/07/2015 who michele

È questo l'obiettivo del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia Medcot. Il progetto, finanziato al comune di Castelvetrano Selinunte, ha come partner il consorzio universitario provincia di Trapani, l'Università pubblica di Carthage e il comune tunisino di Ahammam-lifá

Restituire al turismo i litorali in cui si accumula la posidonia che si accumula sulla spiaggia, trasformandola da rifiuto a compost, senza costi per i Comuni interessati. È questo l'obiettivo del progetto di cooperazione transfrontaliera italia-tunisia Medcot (“métodhologies durable pour la rehabilitation e la valorisation du littoral côtier”).posidonia-grande.jpg

L’unione degli atenei del Mediterraneo - Il progetto, finanziato al Comune di Castelvetrano Selinunte, ha come partner il consorzio universitario provincia di Trapani, l'Università pubblica di Carthage e il comune tunisino di Ahammam-Lifá(governatorato di Benáarous), il cui litorale, insieme a quello di Marinella di Selinunte (comune di Castelvetrano), è stato scelto per studiare il fenomeno dello spiaggiamento della nota pianta acquatica, tra le più diffuse nel Mediterraneo, e individuare una metodologia standard per il suo recupero, che oggi incide in maniera pesante sui bilanci di molti comuni costieri e sulla fruizione turistica dei litorali.

Alti costi di rimozione - Il costo di rimozione della pianta, infatti, può arrivare fino ad un milione di euro. Tra gli obiettivi di Medcot, per quanto riguarda la costa italiana, c'è l'allestimento di un impianto pilota, unico nel nostro paese, che permette la pulitura, la triturazione e la preparazione al compostaggio della posidonia per creare compost di alta qualità in tempi contenuti, che possa poi essere utilizzato in agricoltura o messo in commercio per finanziare, in parte, i lavori di rimozione e lavorazione della pianta spiaggiata.

Attraverso questo protocollo di lavorazione, la posidonia potrà, inoltre, essere trasformata in combustibile per la produzione di energia. In Tunisia si sta invece seguendo un percorso parallelo di studio e approfondimento tecnologico, che ha trai suoi obiettivi la ristrutturazione della costa con la modifica delle barriere frangiflutti e il riequilibrio della circolazione dell'acqua marina, proprio per evitare lo spiaggiamento della posidonia. Il progetto prevede anche l'avvio di un tavolo tecnico permanente che offra agli organi politici italiani e tunisini una proposta di gestione congiunta del problema e iniziative di formazione rivolte sia agli addetti ai lavori (tecnici comunali, aziende agricole e compostatori) che a studenti, sistema professionale ed economico.

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Campo sottomarino di posidonia