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Terremoti. L’Enea compie test sismici per studiare gli edifici del centro Italia

where Roma when Mer, 18/01/2017 who roberto

Le prove sono state svolte su tavole vibranti con pareti di tufo e pietra, tipiche delle regioni sismiche più attive del paese

Due pareti sono state poste sulle tavole 02provesismichecasaccia.jpgvibranti del Centro Ricerche Enea Casaccia per riprodurre le scosse di terremoto che negli ultimi decenni hanno colpito diverse aree del nostro Paese. L’obiettivo era studiare il comportamento sismico delle pareti murarie tipiche delle abitazioni dei centri storici dell’Appennino centro-meridionale e di sviluppare soluzioni sostenibili per la prevenzione e il rinforzo strutturale del patrimonio edilizio danneggiato dal terremoto. Le due pareti, di due tonnellate ciascuna, una in tufo e l’altra in pietra, vincolate alla base e in sommità, sono state sottoposte alle violente accelerazioni dei recenti terremoti che hanno colpito il nostro Paese, da quello dell’Irpinia (1980) a quello più recente di Amatrice.
 
Il sistema 3D Vision e la piattaforma virtuale Dysco realizzato dall’Enea, costituiscono un sistema unico in Italia con cui è possibile la condivisione in remoto della sperimentazione sulle tavole vibranti, con scambio delle informazioni e dei dati in tempo reale. Grazie a questo sistema tutti gli istituti coinvolti in questo progetto - tra cui celebri istituzioni statunitensi come il MIT- Massachusetts Institute of Technology di Boston, University of Miami, Smithsonian Institute e National Gallery of Art di Washington - hanno potuto assistere in diretta streaming con scambio dei dati.

Le prove sperimentali sono state effettuate nell'ambito del progetto di cooperazione scientifico tecnologico Italia-Usa di rilevante interesse nazionale “Composites with inorganic matrix for sustainable strengthening of architectural heritage” finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e del progetto CoBRA “Sviluppo e diffusione di metodi, tecnologie e strumenti avanzati per la Conservazione dei Beni culturali, basati sull’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti” finanziato alla Regione Lazio, con il supporto del Consorzio ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e della Kerakoll SpA.

immagini
enea casaccia
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