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​L’Antitrust multa 7 utility per contratti energia e gas non richiesti

where Roma when Mer, 09/12/2015 who redazione

Nel mirino contratti porta a porta e telefonici. Coinvolte Enel Energia (sanzione di 2,15 milioni), Eni (2,1 milioni), Acea Energia (600mila euro), Hera Comm (366mila), Gdf Suez Energie (200mila), Green Network (340 mila) e Beetwin (320mila euro)

agcmsederoma.jpgL' Antitrust ha multato sette imprese di luce e gas per l'attivazione di forniture non richieste: si tratta di Enel Energia (sanzione di 2,15 milioni), Eni (2,1 mln), Acea Energia (600 mila euro), Hera Comm (366 mila), Gdf Suez Energie (200 mila), Green Network (340 mila) e Beetwin (320 mila euro). Lo annuncia la stessa Autorità garante della concorrenza dopo che, nel corso del mese di novembre, ha chiuso sette procedimenti sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la rete degli agenti porta-a-porta e attraverso il canale telefonico (il cosiddetto teleselling).

Durante i procedimenti istruttori, avviati tra ottobre 2014 ed aprile 2015 sulla base di numerose segnalazioni di singoli consumatori, associazioni di consumatori, imprese concorrenti, l'Autorità per l’energia elettrica (Aeegsi) ha reso un articolato parere, nell’ambito della collaborazione prevista dal Protocollo di Intesa tra le due Autorità. Le ispezioni presso le imprese si sono avvalse, inoltre, della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

A giudizio dell’Antitrust, i 7 operatori hanno alterato “considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori, adottando procedure di contrattualizzazione in violazione del Codice del Consumo. Queste pratiche sfruttavano il contesto di 'asimmetria informativa' in cui avvengono le scelte dei consumatori, a causa della complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero”.

Nel corso dei procedimenti, sottolinea l'Autorità, “gli operatori hanno proposto modifiche significative alle procedure attualmente utilizzate per concludere i contratti di fornitura, al fine di superare i problemi consumeristici evidenziati nelle istruttorie”. L’Antitrust, riconoscendo che le misure prospettate possono significativamente contribuire a permettere ai consumatori una scelta informata e consapevole sulle nuove forniture e, quindi, a rendere l’attivazione non richiesta o non consapevole un mero accidente, “ha tenuto conto dell’atteggiamento collaborativo delle imprese, riducendo le sanzioni in misura proporzionale al grado di effettiva implementazione delle innovazioni proposte”.

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Sede Autorità Antitrust di Roma
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