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​L’Autorità di bacino dell’Arno lancia l’allarme: Firenze è ancora a rischio alluvione

where Firenze when Lun, 27/10/2014 who michele

L'alluvione, ha detto il segretario Gaia Checcucci, si sposterebbe un po’ più a valle e stavolta sarebbe più preoccupante la situazione a Scandicci e Lastra a Signa

“Il rischio di una nuova alluvione a Firenze esiste ancora" e, se si ripetessero le stesse condizioni del 1966, “attualmente succederebbe più o meno la stessa cosa, perché a livello di opere idrauliche si è fatto solo qualcosa, non sufficienti per dire che in Santa Croce l'acqua non ci andrebbe”. Lo ha detto il segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno Gaia Checcucci parlando con i giornalisti a Firenze, a margine della presentazione della mappa sul rischio idrogeologico. L'alluvione, ha aggiunto, “forse si sposterebbe un po’ più a valle e stavolta sarebbe più preoccupante la situazione a Scandicci e Lastra a Signa”. Secondo Checcucci, nel caso dell'Arno le opere contro il rischio idraulico sono “fondamentali e strategiche perché solo con queste si abbassa il rischio. L'innalzamento della diga di Levane e le 4 casse di espansione a Figline Valdarno permetterebbero di invasare quasi 40 milioni di metri cubi di acqua con una diminuzione del picco di piena di quasi il 20%, e poter così gestire il rischio su Firenze”.
Contro vecchi e nuovi rischi, l'autorità di bacino dell'Arno ha quindi deciso di correre ai ripari presentando la nuova mappa sul rischio idrogeologico, partendo dal nubifragio di Genova: “Si tratta di un'elaborazione su cosa potrebbe succedere a Firenze, e quali sarebbero i reticoli a rischio, nel caso venisse una bomba d'acqua come quella avvenuta a Genova dove sono piovuti 130 mm in un'ora - ha spiegato Checcucci. Questo in modo di mettere a disposizione delle amministrazioni, della protezione civile, e dei cittadini questa analisi e diffondere la conoscenza sul tipo di rischi nel nostro bacino”. 
Oltre a questo aspetto, Checcucci ha invitato a osservare un'altra tipologia di pericolo per la tenuta dell'Arno: “qui il rischio non è la bomba d'acqua e tanta pioggia in poco tempo, ma la pioggia continua per più tempo. Si tratta di situazioni diverse. È un rischio che riguarda più il Terzolle, il Mugnone e gli affluenti dell'Arno fiorentino, oltre alla pesa e i bacini più montani. Questo è utile a garantire la gestione del rischio grazie a un piano di protezione civile. A fronte di questi eventi - ha ribadito - non ci sono molte cose da fare, se non una gestione del rischio”.
 
 
 

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Segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Arno
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