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Bollette: da luglio +2,8% per l’elettricità, -2,9% il gas

where Milano when Gio, 29/06/2017 who roberto

L’Autorità aggiorna i prezzi del terzo trimestre. Prezzi attesi in rialzo a causa degli alti consumi collegati al caldo periodo estivo

Aumentano le bollette elettriche bollette.jpgnel terzo trimestre, mentre sono in calo quelle del gas. Lo evidenzia l’Autorità per l’energia nel suo consueto aggiornamento delle condizioni economiche per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il terzo trimestre 2017. Dal prossimo 1° luglio, per la famiglia-tipo (con potenza impegnata di 3 kW e 1.400 mc di gas) la bolletta dell’elettricità registrerà una variazione del +2,8%, mentre per il gas la diminuzione sarà del -2,9%.
 
In particolare, l’andamento dell’elettricità è legato a prezzi nel mercato nazionale all’ingrosso previsti in rialzo nel prossimo trimestre, derivanti dagli attesi alti consumi collegati alla stagionalità del caldo periodo estivo, già manifestatisi nel mese di giugno particolarmente torrido e con scarsa idraulicità, cumulata dal passato inverno.
Per il gas, invece, la stagione di bassi consumi a livello europeo e nazionale implica - come previsto - una riduzione dei prezzi nei mercati all’ingrosso continentali.
 
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2016 e il 30 settembre 2017) sarà di 512,52 euro, con una variazione del +1,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2015 – 30 settembre 2016), corrispondente a un aumento di circa 9 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.029 euro, con una variazione del -3,6% rispetto all’anno scorrevole, corrispondente a un risparmio di circa 40 euro/anno. Nel terzo trimestre del 2017 l’andamento del prezzo dell’energia elettrica, come detto, è principalmente determinato dall’aumento dei costi di approvvigionamento, legato ad una stima di significativa crescita dei prezzi nei mercati all’ingrosso (con quotazioni del Prezzo Unico Nazionale previste superiori di circa il 20% rispetto al II trimestre), che riflette l’atteso rialzo dei consumi, sostenuti dalle alte temperature della stagione estiva. Aumenti già registrati nel corrente mese di giugno, confermati anche dalle quotazioni forward all’ingrosso in marcata crescita. Inoltre, all’aumento contribuisce anche la necessità di recuperare ancora parte dei forti rialzi dei prezzi all’ingrosso di inizio anno, innescati dalle emergenze sui collegati mercati europei, specie quello francese per l’inatteso fermo di numerose centrali nucleari transalpine.
Fenomeni che, va ricordato,hanno portato a quotazioni dell’energia elettrica nel primo trimestre molto più alte rispetto a quelle attese, con una differenza di costi di acquisto da recuperare nel tempo. Necessità di recupero che, in parte minore, riguarda anche il II trimestre dell’anno, soprattutto per i predetti rialzi di giugno.
In leggero calo, invece, i costi di dispacciamento in bolletta rispetto al II trimestre dell’anno (i costi sostenuti dal Gestore della rete - Terna - per il mantenimento in equilibrio e in sicurezza del sistema elettrico). Non subiscono variazioni le componenti legate agli oneri generali di sistema, come stabili per tutto l’anno rimangono anche le tariffe di rete.
La diminuzione nel gas è anch’essa principalmente legata all’atteso andamento dei costi di approvvigionamento che, vista la normale stagionalità, è però in deciso calo, con quotazioni nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre previste in forte diminuzione rispetto al II trimestre 2017. In leggero aumento risultano invece i costi legati alla distribuzione per l’adeguamento della componente di perequazione tariffaria.
Energia elettrica – Nel dettaglio, l’incremento per l’energia elettrica per la famiglia tipo è determinato dall’aumento dei costi di approvvigionamento della ‘materia energia’, che porta al +2,8% della variazione complessiva della spesa per il cliente tipo. Incremento che al suo interno comprende la crescita dei costi di acquisto (+3,1%, come detto sostanzialmente determinata dalla stagionalità dei prezzi), controbilanciata in parte dalla riduzione della componente di dispacciamento (-0,3%). Restano invece invariate tutte le altre componenti di commercializzazione e vendita, trasmissione, distribuzione e misura, e gli oneri generali.
Gas naturale – Nel dettaglio, il calo per il gas è determinato principalmente dalla decisa contrazione della componente Cmem relativa ai costi di approvvigionamento, -4% sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo le attese di un ribasso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa (con quotazioni forward Pfor trimestrali del III trimestre che segnano un -12,9% rispetto al trimestre precedente). Diminuzione controbilanciata da un leggero aumento della componente di distribuzione e misura, +1,1% sulla spesa per il cliente tipo, a seguito della riattivazione della componente di perequazione tariffaria della distribuzione gas UG1. Si arriva così al complessivo -2,9% per la spesa del cliente tipo. 

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