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Diossina in discarica a Pescara. Gli ambientalisti rilanciano l’allarme

where Pescara when Mar, 07/05/2013 who matteo

L’inchiesta sul sito di Bussi sul Tirino: le sostanze cancerogene hanno raggiunto la falda. Per il Wwf Abruzzo la contaminazione è “gravissima”

Diossina nei terreni, falda profonda e superficiale con sostanze tossiche e cancerogene che superano i limiti di legge di centinaia di migliaia di volte, e in un caso anche di un milione. Infine, contaminanti che continuano a fuoriuscire dall’area. A lanciare il nuovo allarme sul sito di Bussi sul Tirino (Pescara), dove nel 2007 fu scoperta una megadiscarica di rifiuti tossici, è il Wwf Abruzzo che ha diffuso i dati dei monitoraggi e parla di un “quadro della contaminazione ancora più grave”.
Nell’ambito dell’inchiesta sulla megadiscarica, lo scorso 18 aprile il gup del tribunale di Pescara ha rinviato a giudizio 19 ex amministratori Montedison che devono rispondere di avvelenamento delle acque. Il processo prenderà il via il 25 settembre a Chieti. Per decenni la discarica sarebbe stata destinata a smaltimento illegale di rifiuti quali cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli pesanti, tanto da essere stata definita “una delle più grandi e pericolose mai trovate in Italia e in Europa”.
Falda: 35 parametri su 43 sono fuori legge – I nuovi dati (presentati nel corso di una conferenza stampa a Pescara) si riferiscono esclusivamente all’area e ai terreni della Solvay, attuale proprietario del sito industriale, ai pozzi spia a valle del sito e ai pozzi nella valle del Pescara. Riguardo ai terreni: su 29 campioni, nove sono risultati con valori di diossina superiori ai limiti di legge.
E il quadro di contaminazione riscontrato nell’area industriale è stato definito dal Wwf “sconfortante”: per 35 parametri su 43 sono stati riscontrati superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione per la falda superficiale e 23 per la falda profonda.
A tal proposito, il Wwf ha inviato una circostanziata lettera al ministero dell’Ambiente e ai vari enti competenti “sollecitando l’adozione di misure efficaci per il disinquinamento”.

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